Il nostro scenario principale si focalizza su una ripresa graduale dell’attività economica, parallelamente al miglioramento della situazione geopolitica. In questo contesto, il ciclo di ribasso dei tassi d’interesse portato avanti congiuntamente dalla Federal Reserve americana e dalla Banca centrale europea dovrebbe concludersi. Questo significa che i rendimenti delle obbligazioni a breve termine sono destinati a crescere e un movimento simile, per quanto di minore ampiezza, si avrebbe per le emissioni a medio e lungo termine. In un certo senso, la situazione è opposta a quella che ha prevalso nel corso del primo trimestre 2003, quando i rendimenti a breve hanno ceduto circa 30 punt
i base, mentre quelli dei titoli a 30 anni hanno registrato un leggerissimo aumento.
Tutto dipende da cosa intendiamo per bolla. La situazione europea è diversa dal Giappone, dove la banca centrale mantiene un livello dei tassi artificialmente basso, grazie ad acquisti massicci di titoli governativi. Nel Vecchio continente non ci pare che il livello dei tassi, né a breve né a lungo termine, sia frutto di una bolla speculativa. Nel breve, il livello del 2,5% dei tassi primari, determinato il 4 marzo scorso dalla Bce, è debole, ma vicino a quello toccato nel 1999, nel 1996-1997, o anche nel 1988.
Qual è la strategia d’investimento del fondo?
Il Bond long euro si prefigge di battere il JP Morgan EMU > 10 anni, un indice comprendente dei titoli di stato la cui maturità supera i 10 anni. La duration dei titoli ricalca per il 92,5% quella del benchmark. Tendiamo a sovraponderare le scandenze lunghe e sottopesare quelle brevi (da 1 a 5 anni). A livello geografico, sovrappesiamo i Paesi dell’area euro con rating meno elevati, come Grecia, Belgio, Portogallo e Spagna, a detrimento di quelli con la tripla A (Germania, Francia, Paesi Bassi), i cui fondamentali sembrano oggi degradarsi maggiormente per via della debolezza economica.
Qual è il profilo di rischio del fondo?
Fra i fondi obbligazionari in euro, Fortis L Fund Bond long euro presenta strutturalmente il livello di rischio più elevato. La duration infatti si eleva al 12,6%, contro il 5,4% di un portafoglio che copre tutta la curva dei tassi, come quello del Bond Government Euro, e l’1,8% del Medium Term Euro, comparto specializzato sulle scadenze a breve.
Siete interamente investiti?
Un portafoglio obbligazionario presenta un livello d’investimento che deve apprezzarsi in termini di duration. Gli investimenti a breve termine sono correntemente utilizzati congiuntamente alle obbligazioni al fine di cercare il miglior rendimento globale di portafoglio, aggiustato per il rischio. La duration offre una misura istantanea del guadagno (o della perdita) in capitale di un’obbligazione o di un portafoglio nel momento in cui i tassi d’interesse dovessero scendere (o salire) di colpo dell’1%.Questo dato è espresso in percentuale sul portafoglio considerato.
Per il Bond long euro, questa duration equivale al 12,6% nel momento in cui il gestore replica la struttura del suo indice. Il margine di manovra intorno a questa cifra è del 25% in più o in meno. Attualmente il nostro portafoglio è leggermente meno sensibile rispetto all’indice, essendo la nostra duration dell’11,7% in quanto prevediamo un aumento dei tassi d’interesse.
A quale tipologia di investitore si adatta questo fondo?
Questo tipo di fondo è adatto a chi vuole investire in obbligazioni nel lungo periodo. Dato l’attuale rendimento delle obbligazioni ultra decennali, che è intorno al 4,75%, esse presentano un rendimento reale (al netto dell’inflazione) immediato che può risultare attraente. Anche un investitore che intende approfittare di un calo dei tassi d’interesse può acquistare questo fondo in un’ottica speculativa.
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