I tassi di crescita, tuttavia, sono elevati. In un anno, i fondi speculativi hanno registrato un incremento del 120%, mentre gli immobiliari sono saliti di oltre il 26%. Più ancora delle masse gestite, è aumentato l’interesse dei risparmiatori e il desiderio di conoscenza di questi strumenti, assai diversi tra loro, ma accomunati dai buoni risultati ottenuti in tempi di merc
ato Orso.
Anche la voglia di mattone è cresciuta per via della crisi delle Borse tra i risparmiatori in cerca di lidi sicuri. Rispetto all’acquisto della casa, i fondi rappresentano un’opportunità di investimento pur non disponendo di somme cospicue. Finora, la diffusione è stata frenata dalla natura chiusa di questi strumenti, ma nuove opportunità derivano dal decreto n. 47 del 31 gennaio 2003, che permette di sottoscrivere le quote anche in fase successiva al lancio, oltre a poter ottenere il rimborso prima della scadenza naturale. Un grande lavoro andrà fatto anche a livello distributivo, per promuovere questi fondi presso gli sportelli bancari e attraverso le reti di promotori.
In ogni caso, hedge fund e fondi immobiliari non devono essere intesi come strumenti in cui concentrare il proprio patrimonio, ma per diversificare il portafoglio, in modo da rafforzare le difese in tempi di ribasso e poter cavalcare i rialzi. Per i prodotti speculativi, ciò è possibile solo se si dispone di asset elevati, mentre quelli che investono nel real estate sono alla portata di tutti, ma il suggerimento degli esperti e di farli pesare per non più del 10% dei propri risparmi e di considerarli come investimento di medio-lungo periodo. In questo modo, hedge fund e fondi immobiliari assumono importanza nell’intero ciclo di Borsa, senza rimanere confinati nei periodi di Orso.
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