Dollaro ancora giù

Secondo i gestori europei il dollaro si deprezzerà ancora almeno di un 5% nei confronti dell’euro. Intanto, peggiora il sentiment sul futuro a un anno delle Borse mondiali. Le tlc il settore preferito, le utilities il meno interessante.

Germana Martano, 26/02/2004 | 16:15
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Spunta la cautela tra i gestori europei che a febbraio mostrano un ottimismo meno marcato sul futuro a un anno delle Borse mondiali. Il 14% del campione crede che l’indice MSCI World crescerà fino a un massimo del 5% nei prossimi 12 mesi, e soltanto il 21% crede in una crescita superiore al 10%, il livello di confidenza minore dall’avvio del sondaggio mensile di Morningstar in Europa dell’aprile 2002.

Il dollaro si indebolirà ancora

Il 42% dei gestori intervistati crede che la valuta statunitense si deprezzerà come minimo di un altro 5% sull’euro, mentre il 49% del campione ritiene che il dollaro perderà più del 5% pondera

to su base commerciale. Tre gestori su quattro sono convinti che gli hedge fund abbiano incrementato le loro posizioni corte sul dollaro e alcuni sostengono che questa situazione porterà volatilità quando cominceranno ad allentare l’esposizione. Il 68% afferma di star attuando coperture dal rischio di cambio sui fondi azionari internazionali, per minimizzare il rischio di fluttuazioni valutarie nel breve periodo.

L’Asia il mercato preferito

Le Borse asiatiche, Giappone escluso, continuano a essere le preferite dai gestori sull’orizzonte di un anno, con il 49% che le indica come le meglio performanti sui 12 mesi. I gestori sono invece divisi sulla possibilità che il renmimbi cinese potrà svincolarsi dal legame con il dollaro, con il 44% del campione che ritiene possibile una maggiore libertà di movimento nei prossimi anni. Aumenta intanto il numero di gestori che ritiene che Wall Street sarà il peggior mercato dell’anno, dal 26% di gennaio al 32% di febbraio. Quanto ai settori, il preferito resta quello delle telecomunicazioni, mentre il 32% dei gestori ritiene che le utilities saranno le peggiori nei prossimi 12 mesi.

Saturazione del mercato dei fondi

Lo scorso anno Morningstar ha pubblicato uno studio che mostrava un livello di saturazione crescente del mercato europeo dei fondi. Il sondaggio di questo mese conferma il peggioramento della situazione, con il 73% dei gestori che dichiara che il numero dei nuovi fondi sarà superiore a quello dei prodotti che verranno chiusi di qui a un anno e il 92% che dichiara di star programmando il lancio di nuovi prodotti.

Trend del 2004

Sempre più grande è l’interesse per fondi hedge e fondi total return. Per i gestori saranno tra i temi dominanti del 2004, anno che verrà ricordato anche per il consolidamento dell’industria e le attività di merger & acquisition.

Il sondaggio è stato condotto tra il 16 e il 23 febbraio 2004. Hanno partecipato questo mese 62 società di gestione europee, le più grandi per asset under management, che gestiscono in media 48,2 miliardi di euro e hanno in batteria 91 fondi. L’indagine, svolta dalle sedi locali di Morningstar in Italia, Austria, Benelux, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Spagna, Svezia e Svizzera, illustra i trend dell’industria del risparmio gestito nel Vecchio Continente e le attese sull’andamento dei mercati nei successivi 12 mesi. Per l’Italia hanno partecipato Aletti Gestielle, Banca Fideuram, Bipiemme, Fineco AM, Nextra IM, Monte Paschi AM, Pioneer Investments, Ras AM e Sanpaolo AM.

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