Reti, raccolta in flessione

A marzo, i flussi netti sono scesi del 5% rispetto a febbraio. Ma il saldo del risparmio gestito è positivo (+34,8%). L'intermediato complessivo è cresciuto del 19,8%.

Sara Silano 26/04/2004 | 15:52
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E’ stata di 13,7 miliardi l’intermediazione lorda delle reti a marzo, in crescita del 19,8% dagli 11,4 miliardi del mese scorso. Secondo i dati dell’associazione di categoria (Assoreti), l’aumento deriva soprattutto dall’operatività in titoli (+23,2%), mentre il risparmio gestito ha registrato un incremento più contenuto (16%).

Per il risparmio gestito, che ha intermediato in tutto 5,7 miliardi, il peso delle differenti componenti di attività si è mantenuto in linea con i mesi precedenti. Gli organismi di investimento collettivo (Oicr) hanno sfiorato 4 miliardi, pari al 70,2% del totale del comparto, le gestioni patrimoniali si sono attestate su 1,1 26,8 miliardo, pari al 19,8%, e i prodotti assicurativi e previdenziali su 567,4 milioni, pari al 10%.

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La raccolta netta è stata di 642,8 milioni di euro, in leggera flessione rispetto a febbraio (-5%). Per il risparmio gestito, i flussi netti hanno raggiunto i 941,4 milioni di euro, con una crescita del 34,8% rispetto al mese precedente, mentre per il risparmio amministrato sono stati negativi per 298,6 milioni di euro, in relazione alla prevalenza delle vendite nelle transazioni in titoli e alla flessione del saldo complessivo dei conti correnti.

Le sottoscrizioni dirette e indirette di fondi e sicav effettuate dalle reti sono state di 5 miliardi, pari al 19,5% della raccolta lorda totale degli Oicr istituiti da operatori italiani, mentre la raccolta netta si è attestata su 771,7 milioni.

Si stima che i clienti primi intestatari di contratti siano 3,9 milioni, mentre il numero di promotori finanziari dovrebbe essere di circa 33.917 unità.

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Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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