Rating Morningstar: i calcoli di maggio

Tra gli oltre 5.000 prodotti venduti in Italia, sono 3.352 i fondi che questo mese hanno ottenuto il Morningstar Rating. Salgono a 210 i prodotti a cinque stelle. Tra gli italiani 34 migliorano la loro posizione, contro 47 che la peggiorano.

Germana Martano, 20/05/2004 | 13:33
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Morningstar, leader mondiale nell’informazione finanziaria sui fondi e provider di soluzioni per le istituzioni finanziarie, ha aggiornato a maggio i calcoli relativi al Rating dei prodotti commercializzati in Europa, allo scopo di seguire le evoluzioni registrate negli ultimi 36 mesi nel livello di rischio, rendimento e costi.

Dei 3.352 fondi venduti in Italia che hanno ricevuto le stelle a maggio (erano 3.265 lo scorso mese) e consultabili sul sito www.morningstar.it, gli esteri sono 2.099, mentre gli italiani sono 1.253.

Tra italiani ed esteri, il numero dei fondi a cinque stelle è salito a 210 dai 202 di aprile. In termini p

ercentuali, essi rappresentano il 6,3% del totale dei fondi con rating venduti in Italia, contro una media europea del 10%. Il numero dei fondi a quattro stelle è sceso a 661 da 672, vale a dire il 19,7% del totale dell’offerta italiana, rispetto a una media europea del 22,5%. In aumento invece il numero dei fondi a una stella, 378 contro i 342 di aprile, pari all’11,2% del totale dei fondi con Rating, sostanzialmente in linea con la media europea (10%).

Tra gli italiani, a fronte di 34 fondi che hanno migliorato la loro posizione, ve ne sono 47 che l’hanno peggiorata. Hanno ricevuto per la prima volta il rating undici fondi, di cui cinque di Fideuram Gestions S.A., uno di BIM Intermobiliare SGR, due di Fineco Gestioni e tre fondi di fondi di Effe gestioni.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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