Raccolta fondi in rosso per 2,5 miliardi

E’ il peggior risultato da inizio anno. Per la prima volta dal 2002, negativi anche i flessibili. Pesante il bilancio degli armonizzati, mentre speculativi ed esteri ricevono flussi per quasi un miliardo.

Sara Silano 05/10/2004 | 18:50
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Settembre si è chiuso in profondo rosso per i fondi comuni di investimento. Secondo le anticipazioni di Assogestioni, i riscatti hanno superato le sottoscrizioni per 2,5 miliardi di euro, il peggior risultato da inizio anno. Negativi azionari, bilanciati, obbligazionari e monetari, ma anche i flessibili, che non vedevano il segno meno dall’agosto del 2002.

Il primato negativo spetta ai fondi di liquidità, in rosso per 772 milioni, seguiti dagli azionari, che hanno registrato flussi netti pari a -653 milioni. I riscatti hanno superato le sottoscrizioni per i bilanciati, che hanno chiuso a -467 milioni, e per gli obbligazionari (-437 milioni). Infine, i flessibili hanno archiviato settembre a -175 milioni.

Per quanto riguarda la tipologia giuridica, è stato pesante il bilancio per i fondi armonizzati (-3,4 miliardi), mentre i riservati e gli speculativi (non armonizzati) hanno registrato un saldo netto positivo per 244 milioni. Gli organismi di diritto estero costituiti da intermediari italiani hanno registrato, sul mercato domestico, una raccolta netta positiva per 738 milioni. I lussemburghesi storici, invece, hanno chiuso in rosso per 87 milioni.

I fondi di fondi, che non vengono inclusi nei totali per evitare duplicazioni, hanno registrato una raccolta netta positiva per circa 159 milioni e un patrimonio pari a 11,7 miliardi.

Complessivamente il patrimonio gestito dalle forme collettive degli intermediari italiani ammonta, a fine settembre, 509,9 miliardi, in calo dai 511,5 di agosto.

I dati sono provvisori e suscettibili di variazioni. Domani, mercoledì 6 ottobre, Assogestioni renderà pubblici i risultati completi e definitivi.

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Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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