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Candidati al portafoglio

Fare previsioni sulla reazione dei fondi al risultato delle elezioni è pressoché impossibile. Meglio mettere al voto i propri investimenti.

Gregg Wolper 03/11/2004 | 16:24
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Sono troppe le variabili che influenzano le performance di mercato, per cui è difficile prevedere la reazione dei fondi specializzati su Wall Street all’esito delle presidenziali. E’ preferibile, piuttosto, considerare i fondi come candidati alle elezioni.

I politici si confrontano su programmi diversi e ciascuno cerca di convincere l’elettore di avere la miglior soluzione alle sue esigenze. Analogamente, i fondi hanno obiettivi di investimento che possono spingere un risparmiatore a preferirli ai concorrenti. Una volta scelto un prodotto, spesso il sottoscrittre se ne dimentica, senza sottoporre il portafoglio a revisione. Eppure non sempre il fondo merita di essere tenuto.

In un regime democratico, i candidati si alternano a intervalli regolari. Analogamente, non si vuole nessun dittatore o presidente a vita in portafoglio. Quindi, periodicamente è necessario confrontare i propri fondi con i concorrenti. Il procedimento è simile a quello elettorale, con il sottoscrittore come moderatore.

Innanzitutto, bisogna domandarsi se il fondo ha mantenuto le promesse, proprio come si fa con un politico. Poi si passa ad analizzare i concorrenti, considerando i punti di forza e di debolezza. Come avviene durante le elezioni, in una sfida tra due forti avversari, la questione meno drammatica può ribaltare la situazione.

Tra l’investimento e il voto esiste comunque un’importante differenza. Se si scopre che il candidato piace cosi tanto da volerlo tenere e si è anche trovato uno sfidante convincente, si possono votare entrambi. Comunque non bisogna farlo troppo spesso, altrimenti si può finire con un portafoglio ridondante difficile da monitorare. La maggior parte delle volte è preferibile scegliere un fondo e mettere da parte l’altro. Dopo tutto, il perdente può sempre affrontare un’altra sfida nelle prossime elezioni, che, come in politica, non sono mai troppo lontane.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Gregg Wolper  Gregg Wolper is an editorial director and senior mutual-fund analyst at Morningstar.

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