Fondi, migliora l’informativa

Aumenta la trasparenza su costi e conflitti d’interesse, mentre su performance e rischi gli investitori continuano ad avere attese irrealistiche. Cresce l’importanza del web nella comunicazione ai clienti, ma anche alle reti distributive è chiesto un maggior impegno.

Sara Silano 16/12/2004 | 13:06
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Oltre la metà delle società di risparmio gestito, intervistate da Morningstar nell’ultimo European Fund Trends, ritiene che gli investitori abbiano attese irrealistiche per quanto riguarda performance e rischi dei fondi. E’ convinzione comune che sia necessario accrescere l’informazione e la formazione delle reti distributive e verificare la correttezza della comunicazione fornita ai clienti.

Per le società, le principali aree in cui l’informazione deve essere migliorata sono quella relativa ai rischi dell’investimento per il 35% degli intervistati, quella delle strategie e dello stile di gestione del fondo per il 33%. Seguono l’informativa sui gestori (13%) e i rendimenti (12%) ed, infine, i profili commissionali (8%).

Rispetto a un anno fa, quando Morningstar pose la stessa domanda ai gestori europei, la situazione è migliorata. A dicembre 2003, circa il 18% riteneva necessaria una maggiore trasparenza sui costi, percentuale che si è dimezzata. Inoltre, è aumentato di un terzo il numero di case di gestione che fornisce informazioni su quanto i gestori investono nei fondi propri, anche se il 76% continua a non comunicare tale dato. Sul fronte dei rischi e delle strategie, infine, c’è ancora molta strada da fare.

L’importanza di Internet

Nell’ultimo anno è cresciuta l’importanza di Internet come veicolo per fornire informazioni ai clienti. Circa il 44% delle società lo considera il mezzo di comunicazione “chiave”, contro il 35% del dicembre 2003.

Borse in rialzo nel 2005

I gestori si attendono un rialzo dei principali mercati azionari nel 2005. Circa il 68% prevede una crescita compresa tra il 5 e il 10% nei prossimi dodici mesi e il 13% tra il 10 e il 15%. Solo il 5% dei fund manager è pessimista.

L’Asia è in cima alle preferenze (28% degli intervistati), seguita da Europa e Giappone (entrambi al 23%). Gli Stati Uniti continuano ad essere il mercato sfavorito per oltre il 54% dei gestori, contro appena il 3% di ottimisti. A livello settoriale, i maggiori consensi sono accordati alle telecomunicazioni (31%) e ai titoli finanziari (14%). Beni di consumo e utilities saranno i peggiori comparti per il 21% degli intervistati.

Governativi in cima alle preferenze

Per il 33% dei gestori, i titoli governativi dei Paesi occidentali saranno i migliori per performance nei prossimi dodici mesi. Un altro 26% punta, invece, sulle emissioni societarie high yield. Le scadenze brevi continuano ad essere preferite dal 65% dei manager, ma è in crescita dal 28 al 35% il favore per le scadenze lunghe (oltre 3 anni).

Il sondaggio è stato condotto tra il 6 e il 13 dicembre 2004. Hanno partecipato questo mese 40 società di gestione europee, le più grandi per asset under management, che gestiscono in media 50 miliardi di euro e hanno in batteria 73 fondi. L’indagine, svolta dalle sedi locali di Morningstar in Italia, Benelux, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Norvegia, Spagna, Svezia e Svizzera, illustra i trend dell’industria del risparmio gestito nel Vecchio Continente e le attese sull’andamento dei mercati nei successivi 12 mesi. Per l’Italia hanno partecipato Aletti Gestielle, Monte Paschi AM, Ras AM e Sanpaolo AM.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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