Più gestito e meno titoli per le reti di promotori

In lieve crescita a dicembre l’intermediato lordo, a 10,9 miliardi di euro, composto per il 49,7% dal risparmio gestito, soprattutto da polizze e fondi d'investimento italiani. La raccolta netta raddoppia rispetto a novembre.

Germana Martano, 31/01/2005 | 16:30
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Sale, di poco, a 10,9 miliardi di euro l’intermediato lordo delle reti di promotori a dicembre, sostanzialmente in linea con il mese precedente, malgrado, sottolinea Assoreti, le scadenze fiscali di fine anno e le festività del mese. In particolare, l’intermediazione lorda del risparmio gestito ha raggiunto 5,4 miliardi di euro (pari al 49,7% del totale), l’operatività in titoli 5,3 miliardi (il 48,3%) e gli altri prodotti e servizi 225,6 milioni (2%).

Secondo i dati Assoreti, così, il risparmio gestito ha registrato a dicembre una crescita dei volumi intermediati pari al 15,5% rispetto al mese precedente, con un aumento più sensibile per i prodotti assicurativi e previdenziali e per i fondi d’investimento di diritto italiano. Per la raccolta in titoli, invece, l’intermediazione l

orda ha registrato una leggera flessione, con una conseguente diminuzione del peso di quest’attività sull’operatività totale delle reti.

La raccolta netta complessiva di dicembre, con un ammontare di 1,1 miliardi di euro, è più che raddoppiata rispetto al mese di novembre: in particolare, il risparmio gestito ha raccolto un flusso netto di 1,3 miliardi di euro, con una prevalenza dei prodotti assicurativi e dei fondi d’investimento esteri, mentre per il risparmio amministrato la raccolta netta è stata negativa per 166,5 milioni di euro.

Le sottoscrizioni di fondi e Sicav realizzate dalle reti si sono attestate in dicembre sui 4,8 miliardi di euro, pari al 19% della raccolta lorda totale del sistema fondi istituiti da operatori italiani, mentre la raccolta netta, con 1,1 miliardi di euro, ha rappresentato ben l’80,9% della raccolta totale del sistema.

La movimentazione complessiva in titoli ha evidenziato la prevalenza dei titoli azionari (2,6 miliardi di euro), seguiti dai titoli di Stato e obbligazionari (1,1 miliardi) e dagli strumenti monetari (290,3 milioni). Il flusso di raccolta netta in titoli, che si ottiene come differenza tra il valore degli acquisti e delle vendite al netto dei titoli in scadenza, è stato negativo per tutte le tipologie di titoli. L’operatività on-line ha inciso per circa il 41,5% sulle movimentazioni complessive dei titoli effettuate nel mese.

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