I fondi obbligazionari, in generale, svolgono la funzione di bilanciare la più alta volatilità della componente azionaria del portafoglio e a stabilizzare i rendimenti nel lungo termine. Questa è una funzione assai utile in un mercato che sta diventando sempre più volatile.
In quali condizioni di mercato gli investitori dovrebbero sovra o sottopesare i fondi obbligazionari?
Anche se mi piacerebbe dire che esiste una relazione prevedibile fra azioni ed obbligazioni, è difficile affermarlo con ce
rtezza. Un portafoglio deve comprendere più classi di attività, anziché una sola. Per questo, una parte deve essere sempre allocata in fondi obbligazionari, in misura variabile, secondo la propensione al rischio. In uno scenario caratterizzato da bassi rendimenti e crescita contenuta, una fonte di reddito fisso è utile per controbilanciare altri investimenti più rischiosi.
Quali sono le vostre attese per il 2005?
Ci attendiamo che quest’anno i rendimenti obbligazionari subiranno un declino. Riteniamo che i tassi di interesse degli Stati Uniti raggiungeranno il loro valore massimo nel primo trimestre e che la Banca centrale europea potrebbe essere costretta a tagliare il costo del denaro per contrastare l’apprezzamento dell’euro.
Quali aree presentano le migliori prospettive nei prossimi 12 mesi?
I mercati obbligazionari che presentano le migliori opportunità sono quelli dell’Europa occidentale. Gli Stati Uniti avranno difficoltà a superare i problemi legati all’elevato debito pubblico e all’eccessivo consumo delle risorse mondiali. Ci aspettiamo una diminuzione dei rendimenti obbligazionari e un deprezzamento del dollaro sulle altre valute. In tali condizioni l’euro dovrebbe continuare a far bene, creando problemi alle esportazioni. Per compensare il calo di competitività, servirebbe una riduzione del costo del denaro, con risvolti positivi sul mercato obbligazionario.
La svalutazione del dollaro incide anche sullo yen e le altre valute asiatiche. Questo scenario ci induce a coprirci dal rischio di cambio euro/dollaro e assumere posizioni sullo yen e il dollaro di Singapore.
Meglio le scadenze brevi o lunghe?
Preferiamo le obbligazioni a lungo termine perché pensiamo che la bassa inflazione influenzerà la crescita dei tassi di interesse. Altro motivo è l’eccesso di domanda di titoli obbligazionari da parte dei fondi pensione occidentali. Troppi investono su un numero di titoli limitato con la conseguenza che i movimenti di prezzo sono diretti da ragioni che vanno oltre alla semplice interpretazione economica del mercato.
Sono da preferire i titoli governativi o societari?
I titoli governativi sono ancora un buon investimento. I fondi obbligazionari che investono in titoli societari con elevata qualità creditizia offrono un rendimento leggermente superiore rispetto a quelli che investono in titoli di Stato e il rischio di default delle società emittenti è basso al momento. Tuttavia, i governativi comportano un rischio minore rispetto, garantendo maggiormente il rimborso degli interessi e la restituzione capitale a scadenza. In più i fondi obbligazionari internazionali offrono la possibilità di ottenere rendimenti extra investendo in valute destinate ad apprezzarsi rispetto alla valuta di denominazione.
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