È scesa infatti la percentuale dei gestori, intervistati da Morningstar nel consueto sondaggio mensile condotto dal 13 al 20 giugno, che vede negli hedge fund i principali concorrenti dei fondi tradizionali.
Rispetto a un anno fa, quando ai gestori erano state poste le stesse domande, ad avvertire forte la competizione tra i due tipi di prodotti, erano tre manager su quattro.
Il 19% degli intervistati (il 10% un anno fa) ritiene inoltre che i costi degli hedge fund per gli investitori siano troppo elevati.
Poiché il grado di penetrazione dei fondi speculativi è in aumento tra gli investitori, non solo istituzionali, il 71% degli asset manager europei ha in programma di lanciare fondi di fondi hedge. Era il 55% nel sondaggio dello scorso anno.
Tra le strategie, le preferenza va ai long-short per il 54% e global macro per il 20%.
Ancora ottimismo sulle Borse, in ripresa i titoli growth.
Il sentiment sull’andamento dei mercati azionari si conferma positivo anche a giugno. Tutti i gestori concordano per una crescita delle Borse nei prossimi 12 mesi e per il 58% il rialzo sarà superiore al 5%, per un gestore su cinque sarà superiore al 10%.
Le maggiori opportunità arriveranno dagli investimenti in società a larga capitalizzazione e, in deciso aumento rispetto ai mesi passati, più della metà dei gestori preferisce i titoli di società ad alto potenziale di crescita.
Il mercato europeo si conferma in cima alle preferenze del 46% degli intervistati, così come gli Usa saranno il mercato meno performante secondo il 43% dei gestori. Tra i settori, il farmaceutico continua a raccogliere pareri favorevoli (per il 33% dei gestori sarà il comparto che crescerà di più), mentre è da evitare quello delle utilities.
Tornano i corporate in portafoglio
I gestori sono nuovamente positivi sui titoli societari più rischiosi: la percentuale di coloro che punterà sui corporate high yield è del 26%, dal 4% di maggio.
Il mercato obbligazionario sarà ancora guidato dai titoli governativi dei paesi sviluppati per il 47% degli asset manager europei, ma con un deciso calo dal 62% del mese scorso.
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