Investono tutti nella stessa area i 288 fondi azionari Euro large cap distribuiti in Italia, ma differiscono tra loro per stile di gestione. Pochi i prodotti growth (16), quelli, cioè, che ricercano titoli con forte potenziale di crescita, molti di più i value (97), il cui focus è sulle azioni sottovalutate rispetto ai fondamentali aziendali, e i cosiddetti blend, che si collocano a metà tra i due poli.
I growth sono quasi tutti prodotti specializzati su singoli Paesi (Italia, Spagna e Germania), mentre tra i value si trovano fondi che hanno come universo di investimento l’intera area Euro. Morningstar li classifica in relazione allo stile di gestione, basandosi sui dati reali di composizione del portafoglio e non semplicemente sulle dichiarazioni delle case di gestione, perché t
ra intenti e realtà possono esserci degli scostamenti.
Per Ken Cox, fund manager di Templeton Euroland, l’orientamento al valore è un vero e proprio approccio di investimento, basato sui principi strategici definiti dal fondatore della società, John Templeton, nel 1954. Il processo di investimento si articola in diverse fasi: l’identificazione dei titoli sottovalutati, l’analisi dei fondamentali, la selezione azionaria, la composizione del portafoglio, il suo monitoraggio e il controllo costante del rischio. Di qui, la definizione di approccio “disciplinato”, ma “flessibile”.
L’orientamento al valore, così come quello alla crescita, non sono identificabili con particolari settore di attività. Nel caso del Templeton Euroland, che da gennaio è il miglior fondo value con un rialzo dell’8,4%, il maggior contributo alla performance è venuto dal sovrappeso di titoli industriali e beni di consumo discrezionali, dal sottopeso delle telecom e dalla selettività sui finanziari.
Estratto aggiornato dell'articolo apparso su "Il Mondo" il 10 giugno 2005.
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