Segno più anche per Wall Street che inizia il secondo trimestre dell'anno con gli indici S&P500 e Dow Jones rispettivamente in progresso dello 0,48% e 0,19% (a metà seduta di venerdì). Il Nasdaq, sui massimi da cinque anni, si avvia a concludere l’ottava in rialzo dello 0,24% , dopo che Appl
e Computer Inc. ha annunciato il lancio del nuovo software per consentire ai Mac con processore Intel di utilizzare il sistema operativo Windows Xp.
Inoltre, General Motors ha raggiunto un accordo per vendere la partecipazione della General Motors Acceptance Corp, il suo braccio finanziario. Sempre sul fronte dell'attività di M&A (merger and acquisition) la blue-chip Verizon Communications ha annunciato la vendita delle sue attività di telecomunicazioni nei Caraibi e in America Latina. Gli acquisti hanno interessato anche Boston Scientific Corp dopo l'accordo con le autorità antitrust della Federal Trade Commission per l'acquisto della rivale Guidant Corp.
Gli acquisti dei listini statunitensi sono stati ridotti dal timore di nuovi rialzi dal parte della Federal Reserve, in seguito alla pubblicazione di oggi dei dati mensili sulla creazione di nuovi posti di lavoro più forti del previsto. Sempre sul fronte macro, ha subito una flessione a sorpresa l'indice Ism manifatturiero, mentre le vendite al dettaglio hanno deluso le attese, registrando un andamento fiacco. In contrapposizione, l’indicatore sulle richieste di sussidi di disoccupazione si è rivelato migliore delle attese, cosi come l’indicatore relativo all'Ism servizi.
Intanto si attende la stagione degli utili che partirà settimana prossima che verrà inaugurata da Alcoa, numero uno al mondo nella produzione di alluminio.
Indici contrastanti a Eurolandia dove la piazza di Londra è avanzata dell’1%, mentre l’indice francese Cac40 e il Dax tedesco si sono girati sul finale della seduta di oggi dopo la pubblicazione del dato sul mercato del lavoro statunitense. I due listini hanno lasciato sul terreno rispettivamente lo 0,88% e lo 0,2%. Nel corso dell’ottava la Borsa di Francoforte ha superato i sei mila punti, per la prima volta dal 14 giugno del 2001, per poi ripiegare a 5.957 punti dopo la flessione di oggi.
Sul fronte societario, la finanziaria francese Eurazeo ha dichiarato di aver aumentato la sua quota al 5,1% dal 3,68% nel gruppo Danone, che era stato oggetto di speculazioni su un'opa in arrivo. Lagardere e DaimlerChrysler hanno annunciato un piano per ridurre la loro partecipazione in Eads, il secondo maggior gruppo aerospaziale dopo Boeing.
Non ha disatteso le previsioni la decisione della Banca centrale europea (Bce) di lasciare il costo del denaro invariato al 2,5%. Le prospettive di futuri rialzi, insieme alle speculazioni sul mercato valutario, hanno spinto verso nuovi record l’euro. La valuta del Vecchio continente ha toccato quota 1,23 contro il dollaro, in vista della fine del ciclo rialzista oltreoceano, e quota 144,4 contro lo yen, a fronte di un crescente differenziale dei tassi, visto che l’aggiustamento sul mercato monetario giapponese sarà lento e graduale. A favore dell’euro vi è anche la prospettiva di diversificazione delle riserve valutarie da parte dei Paesi dell’Estremo Oriente e della Cina a sfavore del biglietto verde.
Al centro dell’attenzione degli investitori la quotazione record raggiunta dall’oro che ha sfondato la soglia dei 600 dollari l’oncia. In luce anche i titoli energetici, dopo il ritorno del prezzo del greggio verso quota 68 dollari al barile sulla scia delle preoccupazioni per le forniture estive in Usa.
A Piazza Affari, l'indice Mibtel ha registrato un +0,58%, mentre minore è stato il rialzo dell’S&P/Mib (+0,16%). A mettere a segno i maggiori guadagni sono soprattutto i bancari, con Capitalia che ha raggiunto i nuovi massimi dal giugno 1998 grazie alle speculazioni per una possibile integrazione con Banca intesa. Bene anche Unicredit dopo che si è impegnato a vendere gli sportelli della banca polacca Bph nell'ambito dell'accordo raggiunto con il Governo di Varsavia.
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