Reti, in flessione volumi e raccolta

Cala l’intermediato lordo a quota 15,9 miliardi. Lieve riduzione dei flussi netti a causa del risparmio gestito. Nelle sottoscrizioni di fondi e sicav i promotori continuano a battere gli sportelli.

Michela Muscio, 31/05/2006 | 14:38
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Nel mese di aprile è calata del 25% l’intermediazione lorda delle reti, raggiungendo quota 15,9 miliardi di euro. Secondo le statistiche mensili di Assoreti, il risparmio gestito ha registrato volumi pari a 6 miliardi (38% del totale), l’operatività in titoli si è attestata a 9,7 miliardi (61% del totale), mentre gli altri prodotti a 163,5 milioni (1% del totale).

Il risparmio gestito ha evidenziato una diminuzione dei volumi lordi in tutti i prodotti e servizi, ad eccezione dei fondi speculativi. E’ scesa la raccolta delle gestioni patrimoniali che si sono attestate a 962 milioni da 1,6 miliardi di marzo, e degli Oicr (Organismi di investimento collettivo del risparmio) italiani, che sono passati da 2,4 a 1,6 miliardi.

E’ stata registrata una flessione anche nel risparmio amministrato, in particolare nel portafoglio titoli. La movimentazione complessiva si è orientata verso le azioni (6,4 miliardi), più che i titoli di Stato e obbligazionari (593 milioni) e gli strumenti monetari (761,9 milioni).

E’ calata, anche se in modo più contenuto rispetto ai flussi lordi, la raccolta netta complessiva, che ha raggiunto 1,5 miliardi, da 1,7 del mese scorso. In particolare, la crescita dei flussi del risparmio amministrato (da 209,7 a 652,7 milioni) non è bastata a compensare la flessione della raccolta del risparmio gestito (da 1,5 miliardi a 936,5 milioni).

I flussi netti di fondi e sicav delle reti di promotori hanno raggiunto 971,3 milioni, superando nettamente la raccolta totale degli altri canali distributivi, in rosso di 1,2 miliardi. Le sottoscrizioni maggiori si sono indirizzate verso i prodotti azionari, bilanciati e flessibili, mentre i deflussi hanno interessato i fondi obbligazionari e di liquidità.

A livello societario, questo mese il primato in termini di raccolta netta complessiva va a Banca Mediolanum (204 milioni), seguita da FinecoBank (201 milioni) e Azimut (171 milioni). Hanno chiuso il mese in territorio negativo Banca Lombarda Private Investment (-37,6 milioni), Banca Popolare dell’Etruria e del Lazio (-16 milioni) e Zurich Sim (- 10 milioni).

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