Semestre sottotono per i corporate

I fondi che investono in obbligazioni societarie hanno perso in media l’1,3% da gennaio, ma nel triennio battono i Governativi area euro. I fondamentali societari restano buoni, aumenta, però, il rischio di un deterioramento della qualità del credito.

Sara Silano 20/06/2006 | 18:44
Facebook Twitter LinkedIn
La prima parte dell’anno è stata sottotono per i fondi specializzati in obbligazioni societarie. Da gennaio hanno messo a segno una performance media negativa dell’1,3%, ma su base triennale i rendimenti si aggirano intorno all’8% contro il 5,3% dei Governativi area euro.

“L’intensificarsi di fusioni ed acquisizioni e l’aumento di operazioni di leverage buyout (acquisizioni societarie attraverso il ricorso all’indebitamento, ndr) hanno determinato un incremento del rischio idiosincratico”, spiega Mario Campello, gestore del fondo Generali AM Euro Corporate Bonds, cinque stelle di Rating Morningstar. “I fondamentali delle società rimangono solidi”, prosegue il fund manager, “e non ci attendiamo un allargamento generalizzato dei credit spread (differenziali), ma alcune singole emitt

enti potrebbero subire un deterioramento del merito creditizio”.

Il fondo ha reso il 12,1% nell’ultimo triennio (al 19 giugno), mantenendo un profilo di rischio, misurato in termini di deviazione standard, intorno al 2,5%, grazie a una strategia di investimento attiva che combina le scelte di asset allocation, basate sullo scenario macroeconomico, con l’analisi dei fondamentali a livello settoriale e di singoli titoli.

Nel corso del 2005, ad esempio, Campello ha privilegiato i finanziari e gli industriali a discapito dei ciclici (in particolare i produttori di auto americani) e dei telefonici, che, al contrario dei primi due settori hanno fatto registrare performance deludenti. In relazione al merito di credito, la preferenza è andata ai titoli con rating tripla BBB attribuito da Standard&Poor’s (ultimo livello dell’investment grade) rispetto a quelli di qualità superiore.

In questa fase di mercato, il gestore sovrappesa il comparto finanziario (assicurativi e bancari), con particolare attenzione ai titoli subordinati, nella convinzione che sarà il settore favorito nel 2006, mentre mantiene una marginale esposizione al mercato high yield. Sulle obbligazioni telefoniche, tra le peggiori l’anno scorso, insieme alle utilities, l’approccio è cauto ed è stata gradualmente ridotta l’esposizione alle scadenze più lunghe.

Generali AM Euro Corporate Bonds affianca alle classi ad accumulazione dei proventi, una a distribuzione, per gli investitori che preferiscono ricevere un flusso cedolare periodico. Le commissioni di gestione variano da un minimo dello 0,2 a un massimo dell’1,3%.

Estratto aggiornato dell’articolo apparso su "Il Mondo" del 14 aprile 2006.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Titoli citati nell'articolo

Nome TitoloPrezzoCambio (%)Morningstar Rating
Generali IS Euro Corporate Bond DX153,30 EUR-0,02Rating
Generali IS Euro Corporate Bond EX146,98 EUR-0,02Rating

Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures