Ha inciso sul Dow Jones, che si avvia a chiudere l’ottava sostanzialmente invariato rispetto a venerdì scorso, e sull’ S&P 500, in calo dello 0,6%, la flessione di Johnson & Johnson, sulla scia di un report che mette in dubbio la sicurezza di alcuni strumenti per le arterie prodotti dalla società. Le notizie positive provengono dalla serie di risultati trimestrali confortanti, tra cui quelli della banca d’affari Morgan Stanley e d
ella compagnia di consegne di pacchi Fedex, che hanno superato le attese.
A limitare le perdite sono state Hewlett-Packard, che ha annunciato uno snellimento della struttura organizzativa, e Oracle che ha beneficiato della raccomandazione “buy” da parte di Merrill Lynch e ha comunicato di aver ricevuto dagli azionisti di Portal Software un numero sufficiente di titoli per poter procedere all'acquisizione del gruppo.
Continua a preoccupare il prezzo del greggio, stabile sopra i 70 dollari al barile sul mercato di New York. Le alte quotazioni sono supportate dalle tensioni fra Iran e Nazioni Unite, dalla chiusura di un canale di transito negli Stati Uniti e dallo sciopero degli operai norvegesi dell'industria petrolifera che potrebbe ritardare le esportazioni. Nuovi timori a livello internazionale provengono dalla Corea del Nord che intende sperimentare un missile a lunga gittata potenzialmente in grado di raggiungere gli Stati Uniti.
Il possibile test missilistico ha scosso anche i mercati asiatici. Il Nikkei comunque ha chiuso l’ottava in territorio positivo (+1,6%), tornando sopra i 15mila punti. Le società esportatrici temono, però, le conseguenze negative per l'economia statunitense che potrebbero derivare in caso di una prossima mossa monetaria restrittiva da parte della Federal Reserve. La valuta giapponese ha risentito dell’incertezza sui tempi di rialzo dei tassi nipponici e delle indiscrezioni relative alle dimissioni del governatore della Bank of Japan, Toshihiko Fukui, coinvolto in uno scandalo finanziario.
Chiudono in territorio positivo le piazze di Francoforte e Parigi, in progresso del 2,5% circa e il listino inglese Ftse100 che ha messo a segno un +1,5%. Maglia nera per Piazza Affari, in calo dello 0,4%. Ha contribuito a sostenere le Borse europee l’accordo di fusione tra Nokia e Siemens che daranno vita a un colosso nel mercato delle reti per telecomunicazioni. Ha dato slancio ai listini del Vecchio continente anche il titolo Danone, spinto da voci secondo cui la società transalpina sarebbe la candidata principale per un'acquisizione in terra francese da parte di Kraft. Intanto il Presidente della Banca centrale europea (Bce) Jean Cluade Trichet ha lanciato l’allarme sul settore immobiliare, soprattutto per l’Italia e la Spagna, e ha confermato le aspettative di ulteriori aumenti dei tassi, in previsione di un elevato livello dell’inflazione nel 2007.
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