La categoria Morningstar degli Obbligazionari Europa ha archiviato una performance negativa del 2,5% nel primo semestre per poi ridurre le perdite in agosto e settembre (-0,4% al 10 ottobre), mentre nel triennio il guadagno medio è stato superiore al 10%.
Per Gina Toth, gestore del fondo AB European Income Opportunities Portfolio di AllianceBernstein, le prospettive di breve term
ine sono buone, anche se è da mettere in conto un rallentamento della crescita economica per effetto delle politiche fiscali più rigorose in alcuni Paesi come la Germania e l’Italia, che induce a una maggior cautela.
Il comparto ha sofferto meno della categoria nella prima parte dell’anno e ha sovraperformato i concorrenti nell’ultimo triennio, conquistando cinque stelle, grazie anche a una volatilità leggermente inferiore.
Il benchmark è costituito per il 65% da un paniere di titoli di alta qualità (dalla tripla A alla tripla B di Standard & Poor’s) e per la rimanente parte da high yield. I primi hanno la funzione di contenere il rischio; i secondi di aumentare i rendimenti e far sì che ci sia un apprezzamento del capitale nel tempo.
Almeno il 65% del portafoglio è investito in obbligazioni in euro, il resto può essere allocato in divise dell’Europa emergente (massimo il 25%). Inoltre, fino al 15% può essere costituito da titoli di emittenti non del Vecchio continente, sempre, però, espressi in valute europee.
Il fondo è tra i primi all’interno della categoria per rendimenti a tre anni, insieme a UniEuroAspirant di Union Investment (cinque stelle), con una performance superiore al 18%. La fund manager attribuisce il risultato al processo di investimento che ricerca le inefficienze nel mercato del debito e seleziona i titoli e i settori in grado di generare maggior valore aggiunto (alpha).
Estratto aggiornato dell’articolo apparso su “Il Mondo” del 28 luglio 2006.
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