Dow Jones oltre quota 12mila

Le trimestrali spingono i listini mondiali. Eurolandia beneficia del nuovo record di Wall Street. Piazza Affari in tono minore.

Morningstar Europe Editor 20/10/2006 | 17:59
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Bilancio positivo per le piazze finanziarie internazionali. Protagonista indiscusso dell’ottava è stato il Dow Jones che, in rialzo dello 0,43%, ha superato per la prima volta nella storia i 12mila punti, sulla scia di trimestrali positive. Il record dell’indice delle blue chip americano ha portato il buonumore sui listini europei, con il Dax tedesco e il Cac40 francese in rialzo dello 0,3%, mentre è rimasta sostanzialmente invariata la piazza finanziaria inglese.

Gli occhi degli investitori si sono rivolti verso i titoli dell'energia dopo che il prezzo del petrolio è passato da 57 dollari al barile di inizio settimana a 61 dollari. Il balzo è da imputare alla decisione dell'Opec di ieri di ridurre la produzione di greggio a partire dal prossimo 1 novembre per un totale di 1,2 mil

ioni di barili al giorno, contro l’attesa di un milione.

L’ottimismo sulle piazze americane è arrivato dopo la pubblicazione degli ultimi dati sull'inflazione che hanno mostrato un raffreddamento dei prezzi al consumo, suggerendo che l'economia statunitense sta crescendo senza particolari pressioni inflazionistiche. Sono stati accolti bene dal mercato anche i dati relativi all'apertura dei nuovi cantieri, in crescita oltre le previsioni, che allontanano l’ipotesi di una crisi del mercato immobiliare. Tra i dati macro della settimana, hanno deluso il superindice economico e quello della Federal Reserve (Fed) di Filadelfia che hanno indebolito il dollaro contro l’euro.

A sostegno degli indici statunitensi vi sono le notizie societarie. Buone trimestrali sono arrivate dalle blue chip tra cui Coca-Cola e Pfizer. Tra i titoli tecnologici Google ha guadagnato l’8% in una sola seduta dopo aver raddoppiato gli utili. Hanno pubblicato ottimi risultati di bilancio anche Apple, Ibm e Intel che però non sono bastati a riportare il Nasdaq in positivo (-0,7% a metà seduta di venerdì).

Dopo il rally delle settimane scorse, il listino tecnologico statunitense è stato spinto al ribasso sia dalle prese di profitto sia da deludenti conti trimestrali di alcune società come Advanced Micro Devices, che ha perso il 10% in una sola seduta, e Apollo Group, che ha lasciato sul terreno oltre il 20% sulla notizia che dovrà rivedere i bilanci passati. A pesare sull'andamento del mercato è stato anche Motorola, che ha comunicato risultati inferiori alle stime.

L'ottimismo legato all’ondata di trimestrali in arrivo dai grandi gruppi giapponesi ha sostenuto il Nikkei, in rialzo dello 0,7%. Le vendite, invece, si sono concentrate su Sony che ha lanciato l'allarme sui risultati.

Piuttosto debole Piazza Affari con il Mibtel che ha chiuso l’ottava registrando un +0,14%, mentre è negativo dello 0,27% l’S&P/Mib. In luce Telecom Italia dopo l'avvio di un'inchiesta per insider trading contro ignoti, ad opera della procura di Roma, e Fiat che ha sfondato la soglia dei 14 euro, sulle speculazioni relative alle future mosse del gruppo torinese.

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