Sono state confortanti e sopra le previsioni le trimestrali di diverse società tra cui Exxon Mobil, grazie alla corsa del petrolio, Microsoft, Aetna assicurazioni e il gruppo chimico DuPont. Le vendite, invece, si sono concentrate su Boeing e General Motors che, nonostante risultati sopra le attese, hanno presentato previsioni deludenti.
La Federal Reserve ha mantenuto invariati al 5,25% i tassi, come largamente atteso. La decisione dell’istituto centrale ha fatto arretrare la valuta americana, portando l’euro a 1,27 dollari, valore massimo delle ultime tre settimane. Sul cambio ha pesato anche l’intervento del presidente della Banca Centrale Europea (Bce), Jean Claude Trichet, che ha preparato la strada a nuove strette monetarie.
A rafforzare le attese di ulteriori incrementi vi sono l’indice Ifo che segnala la fiducia delle imprese tedesche, che in ottobre è tornato a crescere, contrariamente alle attese, e il buon andamento dell’economia tedesca. Anche in Francia ha sorpreso il miglioramento della fiducia della business comunità.
Sempre nel Vecchio continente, la Borsa di Londra, sostanzialmente invariata, e quella di Francoforte, in rialzo dell’1,26%, hanno toccato i livelli massimi degli ultimi 5 anni. Il Ftse100 è stato favorito dal titolo Shell dopo una trimestrale nettamente superiore alle attese. Nel listino tedesco Deutsche Telekom è avanzata sulla scia della buona trimestrale di France Telecom, mentre Thyssenkrupp ha tratto beneficio dalla spinta di voci circa un interessamento alla società da parte di Nucor. Sul francese Cac40 (+0,16%) sotto i riflettori Eads dopo gli ordini incassati da Airbus in Cina e negli Stati Uniti.
E’ negativa Piazza Affari, con il Mibtel in lieve calo (-0,1%), mentre l’S&P/Mib ha lasciato sul terreno lo 0,33%. Sul titolo Fiat sono prevalsi i realizzi, dopo il rally delle scorse settimane, perché nonostante i buoni dati trimestrali gli investitori sono rimasti delusi dalla mancata revisione al rialzo delle stime.
La piazza di Tokyo ha registrato un leggero rialzo (+0,10%). Il listino ha beneficiato dei buoni risultati trimestrali di Yahoo Japan e dei forti guadagni dei titoli oil sulla scia del rialzo dei prezzi petroliferi, a quota 61 dollari al barile al Nymex. Il mercato giapponese, però, ha risentito della debolezza delle telecomunicazioni, dopo la decisione di Softbank di lanciare una sfida ai concorrenti sul terreno dei prezzi, offrendo tariffe più convenienti. Ha penalizzato il Nikkei Sony che ha richiamato 90mila batterie difettose che hanno quasi azzerato il profitto netto del trimestre. Intanto gli analisti attendono la pubblicazione delle trimestrali dei big del listino.
I mercati hanno ben accolto il brillante debutto in borsa della banca cinese Industrial & Commercial Bank of China (Icbc). Il collocamento, che ha raccolto sul mercato ordini per oltre 19 miliardi di dollari, è il maggiore mai realizzato nella storia e la richiesta degli investitori internazionali è arrivata a superare i 500 miliardi.
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