Le modalità di impiego degli ETF possono essere così sintetizzate:
1) Vendita allo scoperto ("short selling") al fine di prendere una posizione "ribassista" sul benchmark. Questa operazione consiste nel vendere un ETF prima di averlo acquistato, sperando così in un ribasso del sottostante per ricomprarlo ad un valore infe
riore. Gli investitori privati potranno operare vendite allo scoperto, solo se ciò è previsto dal proprio intermediario e secondo le modalità definite da quest'ultimo.
2) Trading al fine di cogliere i momenti di rialzo dell'indice di riferimento (attraverso un acquisto e la successiva immediata vendita dell’ETF).
3) Investimento di medio/lungo termine (strategia "buy" and "hold") per beneficiare di un eventuale trend favorevole, con però una particolare attenzione ai costi e un basso rischio di sovra/sotto performance del benchmark (in quanto questo viene replicato).
4) Arbitraggio, al fine di sfruttare momentanee divergenze di prezzo tra la quota del fondo ed il benchmark.
5) Hedging e copertura dei rischi per ottimizzare le posizioni aperte su derivati aventi come sottostante l'indice di riferimento.
6) Gestione di portafoglio da parte degli investitori professionali. Tramite una semplice transazione, è possibile investire in un determinato Paese, area geografica o settore.
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