Salgono le adesioni alle forme pensionistiche aperte che, nell’ultimo trimestre del 2007, arrivano a 770.428 contro le 714.566 dei tre mesi precedenti. Il dato, a causa delle duplicazioni che si verificano nel conteggio degli iscritti a più di una linea di investimento (circa il 3,4% degli aderenti ne detiene due), risulta sovrastimato rispetto a quanto comunicato dalla Commissione di vigilanza sui fondi pensione (Covip) durante un convegno a fine febbraio.
Negli ultimi due trimestri dell’anno, i
fondi pensione aperti hanno raccolto circa 582 milioni di euro; la raccolta netta del quarto trimestre è pari a 382,3 milioni. I flussi hanno contribuito a portare l’attivo netto a 4,3 miliardi.
La raccolta netta attribuibile ai lavoratori dipendenti è, grazie anche agli afflussi del Tfr, pari a 178 milioni. I lavoratori autonomi contribuiscono con poco meno di 201 milioni.
I sottoscrittori scelgono per la propria pensione i comparti bilanciati-obbligazionari e bilanciati. Le due tipologie raccolgono rispettivamente contributi per 95,4 e 93,7 milioni e hanno il 23% e il 28% degli iscritti complessivi. L’attivo netto dei bilanciati supera abbondantemente il miliardo. Quello dei bilanciati obbligazionari è pari a 928,4 milioni di euro.
Scelti dal 21% degli iscritti, i comparti azionari si collocano al secondo posto per attivo netto (circa 1,1 miliardi) e al terzo per raccolta (82 milioni).
La categoria degli obbligazionari raccoglie 41,7 milioni e conta sul 10% degli iscritti. L’attivo netto alla fine dell’anno è di 355 milioni.
I bilanciati azionari (33,1 milioni di raccolta netta), i monetari (21,7 milioni) e i flessibili (14,4 milioni) sono nell’ordine i comparti con l’attivo netto meno consistente e il minor numero di iscritti.
Per quanto riguarda la composizione del portafoglio prosegue il decremento registrato a partire dal 2° trimestre del 2007 del peso degli investimenti in titoli e Oicr (Organismi di investimento collettivi di risparmio) azionari che passa dal 47,6% all’attuale 41,5%. È in aumento il peso dei titoli e degli Oicr obbligazionari che si posiziona a quota 46,6%.
Le Sgr hanno raccolto 171 milioni e detengono alla fine dell’anno il 32,5% degli iscritti. Le imprese di assicurazione hanno il 38,1% degli iscritti e una raccolta trimestrale di 159 milioni. Alle banche va il 5% dei flussi, il 10,3% dell’attivo e il 14,1% degli iscritti. Le società di intermediazione mobiliare detengono il 15,3% del numero di iscritti, 33 milioni di raccolta netta e 874 milioni di attivo.
Alla fine del 2007 le donne rappresentano circa il 33% del totale e gli uomini il 66%. Per il secondo anno consecutivo, il maggior numero di aderenti è concentrato nella fascia di età che va dai 40 e ai 49 anni (33% del totale). Le fasce dagli under 30 e degli over 59 sono quelle meno rappresentate e insieme pesano per il 16,6% degli iscritti.
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