Sono questi alcuni dati illustrati da Mauro Marè, professore universitario e presidente di Mefop, che ha aperto i lavori del convegno sui fo
ndi pensione tenutosi a Rimini lo scorso 16 maggio
(Clicca qui per scaricare gli atti del convegno).
“In realtà, il tasso di adesione in sé è poco interessante” spiega Marè “Soprattutto è basso o è alto rispetto a quale parametro? Il giudizio va effettuato considerando i vari fattori che hanno rallentato o frenato processo di adesione. E cioè, l’anticipazione delle adesioni di 1 anno e la campagna informativa effettuata solo per 4 mesi, la difficoltà di raggiungere “vasi periferici”, l’irreversibilità scelte e, infine, la nascita del fondo Inps a capitalizzazione. Alla luce di queste difficoltà, alla fine il dato è comunque incoraggiante”.
Ma i nodi ancora da sciogliere non sono pochi, in termini di adesioni e di adeguamento normativo. Per Massimo Scolari è necessario che i fondi pensione adottino una maggiore diversificazione degli investimenti, soprattutto verso il capitale di rischio, e garantiscano un adeguato controllo della volatilità dei rendimenti.
Un obiettivo raggiungibile anche attraverso l’utilizzo di strumenti alternativi come i fondi hedge, che secondo alcune simulazioni storiche, permettono di abbassare il livello di volatilità complessiva del portafoglio. Nel nuovo decreto sulle tipologie e i limiti di investimento si è parlato dell’ammissibilità di strumenti alternativi e a rendimento assoluto anche nella gestione di un fondo pensione.
“A nostro avviso”, afferma Davide Squarzoni, “i fondi pensione devono andare verso un modello life-cycle, dove l'obiettivo è personalizzato in linea con l'orizzonte temporale del lavoratore e un approccio LDI (Liability Driven Investments), sviluppato nei Paesi anglosassoni che utilizza tecniche e strumenti a ritorno assoluto e presuppone un controllo dinamico del rischio”.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.