E’ a una svolta la travagliata vicenda di Alitalia. In suo soccorso è arrivata una cordata di imprenditori guidata da Roberto Colaninno (la Compagnia aerea italiana), che acquisterà gli asset “sani”, mentre il commissario straordinario Augusto Fantozzi dovrà occuparsi di liquidare i creditori utilizzando le risorse a disposizione e quelle derivanti dalle cessioni. Per decollare il piano di salvataggio, denominato “Fenice”, ha però bisogno di un ac
cordo con i sindacati sugli esuberi. Un altro capitolo caldo è rappresentato dal possibile partner internazionale, per il quale sono stati riaperti i colloqui con Air France. Il titolo, che negli ultimi sette anni è crollato da dieci a meno di un euro, è sospeso dalle contrattazioni da giugno. Piazza Affari, però, ha accolto con cautela il piano di salvataggio, colpendo alcune delle società che fanno parte della cordata.
Pur non rimanendo indifferente agli annunci di nuove svalutazioni e di calo degli utili delle banche americane, il settore creditizio italiano ha seguito dinamiche proprie, chiudendo il mese in ribasso dello 0,1%. Tra i titoli sotto i riflettori, c’è Mediobanca, il cui progetto di riforma della governance, con passaggio dal sistema duale a quello tradizionale, è entrato in una fase decisiva. E’ stata oggetto di acquisti Intesa-Sanpaolo, dopo i buoni risultati semestrali, la revisione del giudizio da parte di alcune case d’affari e il coinvolgimento nel piano di salvataggio di Alitalia.
Il rally di agosto ha toccato StMicroelectronics, che ha beneficiato delle buone prospettive per il settore dei chip. In gran spolvero anche il comparto del lusso, che fattura parte dei ricavi in dollari e yen e quindi ha risentito positivamente dell’apprezzamento delle due valute rispetto all’euro.
Ad agosto, Piazza Affari ha preferito guardare alle notizie positive sul fronte aziendale che a quelle, meno rosee, legate alla situazione economica. Secondo le ultime stime dell’Ocse, il Prodotto interno lordo crescerà dello 0,1% nel 2008, contro lo 0,5% previsto a giugno. Il dato sulla produzione industriale nel primo semestre conferma una situazione di stagnazione: la contrazione è stata dell’1,5% rispetto allo stesso periodo del 2007 (fonte Istat). Inoltre, nell’industria è in calo il numero degli occupati, ma, nota positiva, i salari a luglio sono aumentati del 4,3%, il maggior incremento da 11 anni.
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