Bond Alitalia, verso l’assemblea

Foà (a.d. di Anima Sgr): in campo in difesa della correttezza.

Sara Silano 20/03/2009 | 08:36
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Il Governo è ancora alla ricerca di una soluzione per i piccoli obbligazionisti di Alitalia, che rischiano di non recuperare il capitale investito, dopo la vendita degli asset della vecchia compagnia di bandiera a Cai. Intanto, Anima sgr va avanti con le iniziative a difesa degli investitori e ha promosso l’assemblea degli obbligazionisti il 29 marzo in prima convocazione e il 20 aprile in seconda (ore 10) e in terza (ore 11, la più probabile). E’ la prima volta in Italia che una società di gestione si muove per tutelare gli interessi degli obbligazionisti e, come dice il suo amministratore delegato Alberto Foà, “in difesa della correttezza”.

Alitalia è ormai una scatola vuota, nella quale sono rimaste tutte le passività, compresi 2,2 miliardi di euro di debiti. Per gli obbligazio

nisti che hanno sottoscritto il prestito convertibile con scadenza il 22 luglio 2007, poi prorogato al 2010, la strada è in salita, perché davanti a loro, ci sono i creditori privilegiati (fisco, Inps, ecc.), che hanno più probabilità di essere rimborsati.

Come spiega Foà, due anni fa gli obbligazionisti hanno dovuto rinunciare al rimborso sulla promessa di un rilancio della compagnia di bandiera, perché a fine luglio del 2005, il Ministero dell’economia ha votato, quale azionista di maggioranza, nell’assemblea dei soci per la proroga al 2010 e in quella degli obbligazionisti (anche in questo caso in una posizione di maggioranza) a favore delle modifiche del prestito. Il rilancio, però, non c’è stato. “Le considerazioni politiche”, dice Foà, “hanno prevalso su quelle economiche”.

Anima Sgr ha deciso di sostenere gli oneri di promozione e organizzazione dell’assemblea degli obbligazionisti (convocata dal rappresentante comune, l'avvocato Gianfranco Graziadei), che è chiamata a discutere e deliberare sullo stato di avanzamento della procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia, sulla possibilità di recupero del credito e sulla valutazione di eventuali iniziative giudiziarie volte a tutelare i diritti degli obbligazionisti in caso di mancato recupero totale o parziale. La società di gestione, che ha una piccola quota di bond della ex compagnia di bandiera, ha messo a disposizione sul proprio sito (www.fondianima.it) un modulo con il quale gli obbligazionisti possono dare la delega per essere rappresentati in assemblea. “Speriamo di ottenere il mandato per ottenere un rimborso importante”, dice Foà.

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Info autore

Sara Silano

Sara Silano  è caporedattore di Morningstar in Italia

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