Alitalia è ormai una scatola vuota, nella quale sono rimaste tutte le passività, compresi 2,2 miliardi di euro di debiti. Per gli obbligazio
nisti che hanno sottoscritto il prestito convertibile con scadenza il 22 luglio 2007, poi prorogato al 2010, la strada è in salita, perché davanti a loro, ci sono i creditori privilegiati (fisco, Inps, ecc.), che hanno più probabilità di essere rimborsati.
Anima Sgr ha deciso di sostenere gli oneri di promozione e organizzazione dell’assemblea degli obbligazionisti (convocata dal rappresentante comune, l'avvocato Gianfranco Graziadei), che è chiamata a discutere e deliberare sullo stato di avanzamento della procedura di amministrazione straordinaria di Alitalia, sulla possibilità di recupero del credito e sulla valutazione di eventuali iniziative giudiziarie volte a tutelare i diritti degli obbligazionisti in caso di mancato recupero totale o parziale. La società di gestione, che ha una piccola quota di bond della ex compagnia di bandiera, ha messo a disposizione sul proprio sito (www.fondianima.it) un modulo con il quale gli obbligazionisti possono dare la delega per essere rappresentati in assemblea. “Speriamo di ottenere il mandato per ottenere un rimborso importante”, dice Foà.
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