L’area Euro si trova a fronteggiare un peggioramento della qualità del debito sovrano, come ha mostrato il caso della Grecia. Se i Paesi più debo
li avvieranno politiche fiscali restrittive la ripresa economica sarà rallentata; al contrario se non lo faranno, le agenzie di rating abbasseranno il giudizio con conseguente allargamento dei differenziali (spread) rispetto al Bund tedesco. Nel primo caso è possibile che i tassi rimangano bassi a lungo, nel secondo aumenterà il rischio per le nazioni con gli squilibri maggiori.
”L’allargamento degli spread tra i Paesi dell’area Euro è un fenomeno strutturale”, dice Maurizio Novelli, global strategist di Zest asset management. “Ed è destinato ad accentuarsi nel corso del 2010”. D’altra parte, la Bce e la Germania sono state dure con la Grecia, escludendo la possibilità di un salvataggio da parte dell’Ue.
Il problema non è solo di Eurolandia. Come ha scritto Bill Gross (co-fondatore di Pimco), uno dei più grandi investitori in bond al mondo, Stati Uniti, Giappone e Regno Unito sperimenteranno una crescita “strutturale” del deficit nei prossimi anni. Si muoverà controcorrente la Germania, con conseguente aumento degli spread tra il Bund, da un lato; i Treasury (titoli di Stato Usa) e i Gilt (Gran Bretagna), dall’altro. Non a caso, Gross dice: “Investors go to Germany” (gli investitori vanno in Germania).
Inoltre, se i piani di uscita dalla crisi proseguiranno come programmato, i mercati finanziari inglesi e americani potrebbero soffrire per il venire meno dei 2 mila miliardi di dollari di emissioni statali che hanno dato liquidità nel 2009.
Il reddito fisso appare un paradiso sicuro, ma nella realtà non tutti i titoli lo sono allo stesso modo e non bisogna dare nulla per scontato. La cedola è una delle componenti che bisogna considerare in quanto indica la remunerazione del capitale prestato (un’obbligazione è uno strumento di finanziamento per uno Stato o un’azienda). Se è elevata vuol dire che gli investitori esigono un premio maggiore per comprare il titolo, perché è alta la probabilità di non riavere indietro i propri soldi. Il rendimento totale, però, dipende anche dalle variazioni del prezzo di mercato, che può aumentare o diminuire a seconda delle aspettative sui tassi e sull’emittente.
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