L’ultimo dato che ha riportato un po’ di ottimismo sui tempi di recupero della congiuntura Usa riguarda quello dell’inflazione che, a dicembre dell’anno scorso, è cresciuta dello 0,1% rispetto a novembre (1,2% su base annua). Nei confronti dello stesso mese del 2008 il dato è superiore del 2,7%. “Si tratta di numeri che hanno fatto piacere agli economisti”, spiega uno studio firmato da Robert Johnson, analista di Morningstar. “Un aumento dei prezzi al consumo indica che le famiglie americane sta
nno tornando a spendere. Inoltre, quando si verifica una crescita dell’inflazione, significa che l’economia sta ricominciando a marciare”.
Secondo l’analista di Morningstar l’inflazione americana, nel corso del 2010 crescerà del 3%, ben al di sopra del consensus che prevede un +2%. “In base agli ultimi sondaggi effettuati nel mondo corporate, anche gli imprenditori sono preoccupati per il rischio di una crescita eccesiva dell’inflazione”, La buona notizia è che, secondo Johnson, quest’anno l’economia americana aumenterà del 4%, anche in questo caso a un ritmo superiore rispetto al +3% stimato.
Nel frattempo, in Borsa, gli investitori si concentrano sui risultati trimestrali e sulle operazioni straordinarie. L’ultimo bilancio ad essere pubblicato in ordine di tempo è stato quello di Ibm. Il colosso tecnologico nel quarto trimestre del 2009 ha registrato profitti per 4,81 miliardi di dollari, contro i 4,43 dello stesso periodo dell’anno precedente e nonostante il calo di fatturato in alcune aree come quella del business consulting.
Sembra avviarsi a conclusione, intanto, la telenovela dell’acquisizione di Cadbury da parte di Kraft. Il gruppo americano ha rilanciato la sua offerta per gli inglesi portandola a 13,6 miliardi di dollari ed ha ottenuto in questo modo il via libera dalla società dolciaria. Ora la parola passa agli azionisti ma, secondo gli analisti, difficilmente diranno di no all’operazione.
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