Quest’anno Morningstar assegna i primi due Premi paneuropei “Manager dell’anno”. Questi premi si basano interamente sulle ricerche del nostro team di 25 analisti che lavorano in diversi Paesi dell’Europa. Questi riconoscimenti vanno ai gestori che hanno contribuito al raggiungimento di forti rendimenti nel 2009 e che hanno dimostrato nel tempo di essere buoni custodi dei risparmi dei sottoscrittori (per leggere i principi alla base del processo di selezione, clicca qui ).
Il 2009 ha rappresentano un periodo difficile da analizzare per il nostro team. Da un lato, dopo due anni di performance estremamente negative, gli investitori hanno finalmente beneficiato di una forte crescita, che ha consentito di ridurre almeno in parte le perdite accumulate. Dall’altro lato, il rally del mercato è stato guidato dalle emissioni di minor qualità, di natura speculativa. Per questo motivo, i fondi che hanno realizzato performance migliori sono anche quelli che hanno affrontato i maggiori rischi. Mentre questa strategia ha funzionato bene nel precedente anno, non è un approccio sostenibile nel lungo termine e, inoltre, le ricerche di Morningstar evidenziano che gli investitori non utilizzano in modo efficace i prodotti con rischio più alto, in quanto spesso comprano sui massimi e vendono sui minimi.
Il nostro team di analisti ha dibattuto in modo intenso sui candidati a questo riconoscimento paneuropeo (candidati per l’Azionario Europa e per l’Azionario Internazionale) e siamo fiduciosi che la scelta abbia premiato due ottimi fondi nelle rispettive aree di investimento.
Premio paneuropeo Manager dell’anno sull’azionario internazionale
Edouard Carmignac di Carmignac Investissement
Rendimento 2009: 42.6% EUR / 31.0% GBP
Percentile di categoria 2009: 16
Nel corso delle nostre ricerche, abbiamo osservato un gran numero di gestori legati in modo stretto al benchmark. Edouard Carmignac non è tra questi. Il gestore non è mai stato timoroso nel seguire le proprie convinzioni. Ha fondato la società che ancora porta il suo nome 20 anni fa e, da allora, ha messo in crescita un team di gestori e analisti altamente specializzati. Carmignac mostra fiducia e originalità nella gestione dei fondi, riuscendo a realizzare significativi extra rendimenti.
Carmignac utilizza un approccio top-down per costruire il portafoglio del fondo, selezionando 60-70 titoli a media e maggiore capitalizzazione che soddisfano i temi di investimento identificati dal team. Tra i temi più recenti vi sono le banche anglosassoni e i mercati emergenti, bilanciati da un investimento a minor rischio come il settore dei servizi alla salute. In modo diverso rispetto ad altri gestori azionari, Carmignac è anche pronto a utilizzare cash o strumenti derivati (in via principale contratti future sugli indici internazionali) per preservare il capitale quando le analisi macro suggeriscono tale posizionamento. L’esposizione azionaria netta può scendere fino al 60% quando l'orientamento è più difensivo.
Tali scelte hanno contribuito a realizzare performance di gran lunga migliori rispetto ai prodotti concorrenti nel 2007 e nel 2008. In questi due anni, il fondo ha sovraperformato la media di categoria rispettivamente del 15,7% e del 12,7% (in euro). Nel 2009, il gestore ha reinvestito in buona parte la componente cash su banche, mercati emergenti e materie prime, collocando così i risultati del fondo al primo quintile con un rendimento del 42,6% (euro). Questa performance non è singolare per Carmignac Investissement: il fondo si posiziona nel primo percentile della Categoria Morningstar azionario internazionale large-cap growth su orizzonti di tre, cinque e dieci anni alla fine di gennaio 2010, e ha realizzato risultati al di sotto della media solo in due anni nel precedente decennio.
Il nostro team di analisti considera favorevolmente anche diverse caratteristiche della società, Carmignac Gestion. In particolare, riteniamo che i costi dei prodotti offerti potrebbero essere più bassi (questa casa di gestione ricorre all’uso di “commissioni di movimento” che si basano sul turnover del portafoglio), ma la cultura è forte ed è orientata a servire gli interessi dei sottoscrittori. Per citare un esempio, Carmignac Gestion pubblica sul proprio sito internet l’intera composizione del portafoglio con cadenza trimestrale, una pratica poco frequente e che, invece, merita il nostro plauso in quanto riteniamo che i sottoscrittori abbiano il pieno diritto di conoscere in modo chiaro in cosa investono. Inoltre, la gran parte dei gestori, incluso lo stesso Carmignac, investe nei fondi di cui sono responsabili; questo è apprezzabile in quanto contribuisce ad allineare interessi di gestori e sottoscrittori.
Premio paneuropeo Manager dell’anno sull’azionario Europa
Francisco García-Paramés, Alvaro Guzmán de Lázaro & Fernando Bernad di Bestinver Internacional
Rendimento 2009: 71.9% EUR / 57.9% GBP
Percentile di categoria 2009: 6
Questo fondo, orientato verso le azioni europee small-cap, ha indubbiamente avuto il vento a favore lo scorso anno, ma non è questo il motivo per cui il nostro team lo ha premiato. In realtà, questo aspetto è un punto a sfavore, dati i rischi inerenti nel segmento delle small-cap e la relativa facilità con cui è possibile realizzare grandi guadagni. Ciò premesso, è difficile identificare un altro team che ha realizzato un miglior anno per gli investitori, e che ha anche un buon numero di caratteristiche qualitative giudicate in modo positivo dai nostri analisti. Dal mero esame delle performance, García-Paramés e i suoi colleghi hanno raggiunto risultati brillanti: Bestinver Internacional ha realizzato un rendimento del 71,9% (in euro) nel 2009; mentre le small-cap hanno in genere fatto bene, il fondo ha chiaramente aggiunto valore in questa classe di attivo battendo la rispettiva media di Categoria Morningstar di un ampio margine, pari a 23,7% (in euro).
Il team ha raggiunto questi risultati utilizzando con disciplina lo stesso approccio orientato al valore che García-Paramés ha seguito negli ultimi dieci anni (la serie storica della Morningstar Style Box evidenzia questa coerenza). Essenzialmente, i gestori hanno adottato la stessa filosofia di Warren Buffett e Benjamin Graham, ricercando società di qualità alta, dotate di un solido management, che negoziano a sconto rispetto al valore stimato, e sfruttando le inefficienze del mercato con un orizzonte di lungo termine. Nel 2009, per esempio, il fondo ha tratto benefici da numerosi titoli che erano considerati in modo poco favorevole dal mercato, inclusi Debenhams plc, Virgin Media e Oce NV tra gli altri. Sebbene in questo periodo il fondo abbia mantenuto una significativa esposizione verso i titoli industriali, osserviamo che questi erano in via prevalente legati a macchinari al dettaglio e società attive nella chimica, e quindi non ad attività a “beta” più alto sulle quali altri gestori hanno puntato.
Come per altri fondi small-cap, i rischi di questa strategia sono alti. Nel 2008, per esempio, la perdita assoluta è stata del 44,7%. Ma anche in quel periodo García-Paramés e il team si sono dimostrati piuttosto abili nel proteggere il capitale dei sottoscrittori – la perdita del fondo è stata più contenuta rispetto all’83% degli altri prodotti di categoria. Nel lungo termine, il team ha realizzato uno dei migliori risultati di categoria, con rendimenti collocati nel primo decile su orizzonti di 3, 5 e 10 anni.
Esaminando la capacità del team di proporsi come una buona guida per i sottoscrittori, osserviamo positivamente che tutti e tre i gestori investono nei fondi di cui sono responsabili, una pratica che riteniamo allinei in modo chiaro gli interessi con i sottoscrittori e che dimostra la fiducia nella strategia seguita. Giudichiamo positivamente anche la società di gestione Bestinver. Quest’ultima dimostra di evitare il lancio di prodotti “caldi”, di moda, preferendo concentrarsi sulla realizzazione di buoni risultati utilizzando le strategie per le quali i team interni sono ben preparati. Infatti, il numero complessivo di fondi offerti è pari a 7 e, nell’ultimo decennio, è stato lanciato un solo nuovo prodotto.
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