Il mercato europeo degli Exchange traded fund è ancora tonico. Gli asset calano, ma decisamente meno rispetto al mercato, il numero di replicanti europei ha superato quello americano (901 a 807) ed è in continua crescita. È quanto emerge dall’ultimo Etf Industry Review di BlackRock. Infatti, nel mese di febbraio, gli asset nel Vecchio continente sono diminuiti del 3% (contro un passo indietro dell’indice Msci Europe dell’8,2%), mentre il patrimonio statunitense ha segnato un -3,8%, contro il -0,9% del Msci Usa.
Inoltre, dopo un 2009 da incorniciare, gli analisti di BlackRock prevedono un 2010 estremamente positivo, con una crescita degli asset gestiti tra il 20 e il 30%.
L’espansione sarà trainata dal sempre maggior interesse che gli Etf riscuotono e dall’arrivo di numerosi nuovi prodotti. Nei primi due mesi dell’anno sono stati lanciati a livello globale 143 replicanti e risultano ben 840 gli strumenti che potrebbero essere quotati in futuro. L’analisi sottolinea come l’industria degli Etf presenti ad oggi una forte concentrazione sia a livello di prodotti che a livello di emittenti. Non a caso, i primi 100 Etf, su oltre 2.000 quotati, raccolgono da soli il 65% degli asset e i primi tre emittenti si dividono il 71% del mercato.
Inoltre, un ruolo fondamentale nella definitiva consacrazione dei replicanti potrebbero giocarlo gli hedge funds. Secondo lo studio, infatti, ci si aspetta hedge funds sempre più propensi a creare nuovi Etf con dei loro fondi come sottostanti, al fine di poter ampliare la loro capacità distributiva.
Intanto, nell’ultimo decennio (2000-2009) la crescita media degli asset gestiti è stata del 56% (58% negli Usa e 90% in Europa). Al 28 febbraio, si contano 2.091 Etf quotati nel mondo, emessi da 115 diversi emittenti su circa 40 Borse. Attualmente il Vecchio continente presenta 220 miliardi di dollari di asset gestiti contro i 678 miliardi degli Stati Uniti. Il Vecchio continente si prepara a festeggiare il prossimo 11 aprile dieci anni dallo sbarco del primo replicante. Piazza Affari, dal canto suo, dovra attendere il 2012.
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