Stiamo apportando modifiche alle offerte, agli strumenti e alle funzionalità dei nostri utenti. Per saperne di più

Il patto a tre di Nissan, Renault e Daimler

Il complicato accordo di scambio azionario fra i gruppi dell'auto, dicono gli analisti, sarà positivo per i conti.

David Whiston, CFA, CPA, CFE 13/04/2010 | 10:09
Facebook Twitter LinkedIn

Riportiamo uno studio per gli investitori preparato da David Whiston, analista azionario di Morningstar.

Nissan, Renault e Daimler, dopo mesi di rumor, settimana scorsa hanno annunciato la firma di una partnership. Le società hanno definito l’accordo una “cooperazione strategica” e non un’alleanza. L’accordo diluisce leggermente la composizione azionaria dei tre protagonisti. In generale, comunque, esprimiamo un giudizio positivo perché ogni azienda avrà accesso alla tecnologia degli altri partner senza quindi dover investire in ricerca e sviluppo e perché saranno realizzate importanti economie di scala.

L’accordo è stato raggiunto con un complesso giro di azioni. Daimler riceverà il 3,1% di Renault e il 3,1% di Nissan. Quest’ultima quota viene dalla partecipazione del 44,3% che i francesi hanno nella casa giapponese. In cambio Daimler ha provveduto all’emissione di nuove azioni per dare in cambio a Renault una quota del 3,1%. I transalpini, quindi cederanno ai giapponesi l’1,55% di Daimler e in cambio riceveranno il 2% di Nissan. Il risultato di questo intreccio sarà che Daimler possiederà il 3,1% di Renault e la stessa quota di Nissan, mentre i francesi e la casa nipponica avranno ciascuna l’1,55% del gruppo tedesco. La quota di Renault in Nissan, scenderà invece al 43,2%.

Le tre case automobilistiche hanno un accordo di lock up (in pratica non potranno sciogliere la partnership) della durata di cinque anni. Secondo alcune notizie riportate dalla stampa Renault venderà una sua quota dello 0,55% al governo francese che già detiene il 15% dell’azienda.

La motivazione del deal va cercata nei numerosi progetti che i tre marchi potranno portare avanti. Daimler e Renault hanno interesse nello sviluppo della tecnologia per le piccole vetture, mentre Nissan ha bisogno dei motori tedeschi per la sua serie Infiniti. In generale, ogni azienda ha della tecnologia che interessa agli altri e potrà utilizzare la capacità di produzione delle partner.

Esempi di come funzionerà l’accordo sono i progetti già portati avanti da Daimler e Renault per la Smart Fortwo e la Twingo. Renault e Nissan, invece, utilizzeranno i loro impianti per produrre i propulsori che Daimler monterà sulla nuova serie compatta della Mercedes. La casa di Stoccarda, a sua volta, fornirà i motori a gas per la serie Infiniti dei giapponesi.

Altre iniziative ruotano intorno alla produzione di veicoli commerciali. Le tre aziende hanno detto anche di voler rafforzare la cooperazione per quanto riguarda l’espansione negli Stati Uniti, in Cina e in Giappone.

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

David Whiston, CFA, CPA, CFE  David Whiston is a senior analyst with Morningstar.

© Copyright 2025 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures