Le banche danno gas anche all'Europa

L'indice della regione, nonostante le incertezze, tiene grazie ai test sui gruppi finanziari e alle trimestrali.

Marco Caprotti 11/08/2010 | 14:43
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Ci hanno pensato soprattutto le banche a dare una mano al mercato Europeo. L’indice Msci della regione nell’ultimo mese (fino al 10 agosto e calcolato in euro) ha guadagnato quasi il 4%, a dispetto di una situazione macroeconomica quanto meno contraddittoria sia negli Stati Uniti (che condizionano spesso gli umori di questa parte dell’Oceano) che nel Vecchio continente. Le ultime proiezioni sul Pil Usa per il resto del 2010, ad esempio, sono state abbassate dal 2,8% al 2,5%, mentre la fiducia dei consumatori inglesi a luglio, dopo tre discese consecutive, è ai minimi dall’anno scorso.

Il test ha fatto bene
In questo scenario un’immagine di stabilità l’hanno data le banche: sia superando gli stress test, sia con i risultati trimestrali. L’esame voluto dall’Unione europea per valutare la tenuta degli istituti in caso di crisi, pur con tutti i limiti evidenziati dagli analisti (non veniva considerato il caso di un default e il Tier 1 richiesto era troppo basso) ha dato risultati soddisfacenti. Almeno per l’umore degli operatori, depressi per le continue notizie sullo stato di crisi di alcuni Paesi. Su 91 istituti analizzati, sette sono stati bocciati e avrebbero bisogno, in totale, di 3,5 miliardi di euro di capitali freschi (una tedesca, peraltro già nazionalizzata, una greca e cinque istituti di risparmio spagnoli). I risultati sono stati superiori alle attese, visto che le voci che circolavano nei giorni precedenti alla pubblicazione parlavano di uno scenario peggiore. Il mercato ha reagito con un rally che, peraltro si è esaurito nel giro di qualche seduta ma ha contribuito al buon tono generale del mese.  

L’ottimismo delle trimestrali
A dare una mano alle performance del settore – e più in generale dell’indice europeo – sono poi arrivati i risultati del secondo trimestre dell’anno. Fra gli ultimi quelli del gruppo finanziario olandese ING Groep che ha registrato un utile di oltre 1 miliardi di euro, rispetto ai 71 milioni dello stesso periodo del 2009. Il dato ha superato le previsioni degli analisti. Risultati al di sopra delle attese anche per l’inglese Hsbc e la francese Bnp Paribas. “Le banche sono riuscite a dare una verniciata di ottimismo agli indici europei”, spiega uno studio firmato da Holly Cook, analista di Morningstar. “La spinta agli acquisti, unita ai bassi volumi di scambio che di solito si registrano nel periodo estivo, alla fine è riuscita a spingere i panieri”.

Non solo i finanziari
Le banche, peraltro, non sono state le sole a firmare bilanci al di sopra delle attese degli operatori. Nestlé, ad esempio, nel primo semestre ha registrato una crescita del fatturato superiore al 6%, rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Un risultato che ha permesso all’amministratore delegato del gruppo Paul Bulcke di promettere un aumento degli investimenti nei mesi che mancano a finire il 2010. Basf, numero uno mondiale della chimica, ha segnato nel secondo trimestre un utile netto consolidato di 1,18 miliardi di euro, contro 343 milioni un anno prima. Il risultato è superiore alle attese degli analisti che puntavano in media a 998 milioni. La spagnola Telefonica ha chiuso il primo semestre 2010 con ricavi consolidati in salita del 5,4% a 29,053 miliardi, con una forte accelerazione nel secondo trimestre (+1,7%), un utile lordo a 10,905 miliardi (10,9 miliardi nel primo semestre 2009) e un utile netto a 3,775 miliardi, dai 3,452 miliardi dello stesso periodo del 2009 (+9,35%).

Una rassicurazione in più è arrivata dal presidente della Banca centrale europea Jean-Claude Trichet che ha approfittato dell’ultima riunione in cui è stato deciso di non toccare i tassi per dire che la situazione economica del Vecchio continente sta migliorando più velocemente delle attese. Se le cose continueranno in questo modo, ha aggiunto, la Bce potrà mettere la parola fine alle operazioni di supporto che ha messo in campo fino ad ora per far fronte alla crisi.

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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