I mercati sono sempre più volatili. Colpa degli Etf? La domanda se la sono posta in molti alla prima conferenza sugli Etf organizzata da Morningstar a Chicago, che ha riunito esperti del settore, emittenti, analisti, investitori e promotori finanziari. Il verdetto non è stato unanime. Alcuni hanno escluso che possano essere la causa dei forti alti e bassi degli ultimi anni; altri hanno ammesso che un ruolo, seppur marginale possano averlo.
Il ruolo della crisi
L’esplosione del mercato degli Etf è coincisa con la crisi finanziaria, che ha seriamente messo in difficoltà le società finanziarie, portando al crack di alcune di esse. Quest’anno si è aggiunto il problema del debito sovrano che ha reso il contesto globale ancora più incerto. Secondo questa interpretazione, la causa primaria dell’attuale volatilità è il forte aumento del rischio globale, che è la conseguenza di questo quadro macro.
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Un’altra scuola di pensiero esclude che i replicanti possano contemporaneamente essere i responsabili dell’aumento della volatilità e della correlazione tra i mercati. E’ senz’altro vero che il mondo si muove quasi all’unisono e anche i principali titoli presentano andamenti analoghi. Gli Etf, proprio perché replicano passivamente un indice, hanno sicuramente un’influenza nella determinazione del prezzo, considerati i volumi che movimentano. Dunque, secondo questa interpretazione, gli Etf spiegano più l’aumento della correlazione tra i titoli che l’incremento della volatilità.
Assoluzione con riserva
E’ diverso il discorso per gli strumenti che investono sulle materie prime o su asset class che prima erano difficilmente accessibili, come ad esempio l’oro. Gli ingenti flussi, dicono gli esperti, hanno influito sul forte incremento dei prezzi che si è registrato negli ultimi anni. Non si può dire la stessa cosa per i replicanti a leva. Nonostante le criticità di questi strumenti, il loro peso sui volumi complessivi è ancora marginale. Le accuse di manipolare il mercato sembrano dunque esagerate, almeno per il momento.
Un’assoluzione completa, d’altro canto, appare eccessiva. Forse, quello che serve ora è indagare meglio sul reale ruolo degli Etf nei diversi mercati.
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