Chi investe in azioni europee in queste settimane affronta grandi incertezze, ma anche alcune speranze. La possibilità di raggiungere un accordo per un maggiore coordinamento fiscale tra i Paesi dell’Eurozona è al centro delle attenzioni degli operatori. Ma il quadro macroeconomico e politico non è tutto: anche lo stato di salute delle singole imprese può fare la differenza nell’affrontare questa fase più incerta, come dimostrano le reazioni del mercato alle trimestrali di, ad esempio, Unicredit o Finmeccanica. Partendo dalle ricerche qualitative del team di analisti di Morningstar, siamo andati a vedere quali sono le scelte di investimento operate da alcuni gestori azionari sotto l’attuale scenario.
Focus sulle large-cap
Il portafoglio di BGF European Focus (Morningstar Analyst Rating “Silver”) è investito per lo più in società ad alta capitalizzazione, con un mix di azioni “value” e “growth” che lo fa rientrare di diritto nella colonna “blend” della Morningstar Style Box. Il portafoglio è piuttosto compatto: a fine agosto, circa il 42% del patrimonio era investito nei primi 10 titoli. Nella situazione di mercato attuale, il gestore, Nigel Bolton, cerca di mantenere la distribuzione dei settori in linea con il benchmark, preferendo basarsi sulla scelta dei titoli; questo si riflette nel numero di nomi, scesi da 48 a 38 tra gennaio e agosto 2011.
Con un’altra scelta difensiva nel 2011, Bolton ha aumentato la capitalizzazione media dei titoli detenuti, aiutando la performance del fondo poiché le società ad alta capitalizzazione hanno mostrato maggiore resistenza rispetto a quelle a capitalizzazione più bassa. Tuttavia gli investitori devono tenere presente che questa scelta non è indicativa per il futuro perché Bolton è pronto a investire in società a capitalizzazione minore non appena si presenteranno opportunità interessanti. Bolton detiene ancora società a capitalizzazione media come Ryanair e Nokian Tyres. Rafforzando la sua scelta difensiva, ha aumentato le posizioni nelle azioni dei settori dei servizi sanitari e delle utilities (al 31/08). I nuovi acquisti includono GlaxoSmithKline, Bayer e Centrica. Ha incrementato anche alcuni titoli finanziari selezionati, aggiungendo in portafoglio Intesa Sanpaolo e BNP Paribas.
Azioni con minore volatilità
Invesco Pan European Structured Equity (Morningstar Analyst Rating “Silver”) detiene 50-80 titoli. Non esistono limitazioni nei confronti di un indice (per es. tracking error) e le deviazioni rispetto al benchmark di categoria MSCI Europe sono notevoli. Le posizioni su singoli titoli sono limitate al 2%, mentre quelle settoriali raggiungono al massimo il 25%. I due terzi circa del portafoglio sono investiti in società a capitalizzazione elevata, un terzo in società a capitalizzazione media. Questo indica una posizione sovrappesata nei titoli mid cap rispetto alla media della categoria. Se si osservasse solo la capitalizzazione, si penserebbe a un livello di rischio del fondo più alto rispetto ai concorrenti.
In realtà il rischio del fondo è notevolmente inferiore a quello dei concorrenti in conseguenza dell'approccio di investimento ("minimum-variance-approach", che porta a selezionare i titoli a più basso rischio assoluto). La concentrazione sui titoli meno volatili comporta un posizionamento complessivamente difensivo. Il fondo tende a evitare i titoli dei settori ciclici, mentre detiene posizioni maggiori nei settori della salute, delle telecomunicazioni e dei servizi. Le posizioni relative ai titoli finanziari sono decisamente sottopesate. La distribuzione del portafoglio per Paesi non segue alcuna analisi macroeconomica, ma si basa sulla selezione dei titoli e sull'ottimizzazione.
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