Partendo dalle ricerche sui fondi degli analisti di Morningstar, questo mese siamo andati a vedere quali sono le scelte operate da alcuni gestori azionari specializzati in investimenti sui mercati emergenti.
Corea del Sud, Cina e Messico
Gli strumenti di investimento a disposizione di Schroder Global Emerging Market Opportunities (Morningstar Analyst Rating “Neutral”) sono più numerosi rispetto a un tradizionale fondo azionario sui paesi emergenti. Strutturato per fornire una maggior tenuta nelle fasi di ribasso dei mercati, il fondo si differenzia per la possibilità di investire fino al 30% in obbligazioni o liquidità. Il processo di investimento parte proprio con la definizione del peso da assegnare a questi strumenti a basso rischio, nel caso in cui i titoli azionari risultino meno attraenti, come nel 2008 quando il livello di liquidità è aumentato fino al 20-30% dell'attivo. Il portafoglio, poi, è strutturato in modo da avere un’esposizione consistente in un numero limitato di mercati principali che, secondo il team, offrono le migliori idee di investimento sotto il profilo macroeconomico. Al 31 ottobre 2011 i mercati in questione erano Corea del Sud, Cina e Messico, con esposizioni superiori alla media di categoria rispettivamente di 1,6, 1,3 e 1,2 volte.
Nella Corea del Sud, il team si è lasciato convincere dalle interessanti valutazioni e dal forte incremento degli utili di società come Hyundai Motor e Samsung Electronics, nonché dalla solidità dei fondamentali economici del paese. Per quanto riguarda la Cina, a convincere il team sono state le valutazioni e l’incremento degli utili. Al contrario, il team ha sottopesato le società domiciliate in India e Taiwan, considerate troppo care. Inoltre il modello, alla data di analisi (31 ottobre 2011), suggeriva un orientamento prociclico e il portafoglio era costituito al 56,4% da materiali, beni di consumo e servizi finanziari, con esposizioni superiori alla media di categoria.
Più titoli a fronte di una maggiore volatilità
Lo scorso anno il gestore di Fidelity China (Morningstar Analyst Rating “Silver”), Martha Wang, ha aumentato sensibilmente il numero di partecipazioni (142 a dicembre 2011), oltre il consueto target di 80-120 titoli azionari. L’operazione è stata dettata principalmente dal desiderio di diversificare il portafoglio per rispondere alla volatilità a breve termine del mercato cinese. Pur essendo consapevole della congiuntura sfavorevole che l’economia cinese si trova a fronteggiare nel breve termine, però, Wang rimane ottimista sulle prospettive a medio e lungo termine, considerata la rapida crescita dei consumatori cinesi appartenenti alla classe media. A tal fine investe in produttori di beni di consumo come Li Ning, concorrente locale di Nike e Adidas, e Belle International, la più grossa catena cinese di calzature per donna.
Conscia dell’aumento delle quotazioni azionarie già avvenuto per quanto riguarda le società legate ai consumi, Wang ha tagliato alcune posizioni, come quella in Ctrip, un’agenzia di viaggi online. Il fondo rimane sottoesposto ai finanziari rispetto ai concorrenti, ma recentemente Wang ha incrementato i titoli bancari e assicurativi viste le loro basse quotazioni. Nonostante i suoi interventi, dettati da valutazioni di tipo macroeconomico, rimangono in portafoglio la maggior parte delle posizioni più consistenti detenute all’inizio del 2011. Le azioni di famose aziende ad alta capitalizzazione tra cui Ping An, Tencent, CNOOC e China Mobile continuano ad occupare le posizioni più alte, mentre nomi a bassa/media capitalizzazione come Yantai Changyu Pioneer Wine Company sono tra i primi 10 in portafoglio.
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