Solo il 20% delle famiglie italiane si affida a un promotore finanziario. Questo anche a fronte della poca conoscenza circa il reale ruolo della professione e l’attendibilità del relativo codice deontologico. I dati e le informazioni rilevati dai controlli e riportati sui bollettini periodici della Consob e dell’Apf (Albo promotori finanziari) parlano chiaro: continuano a essere molti i soggetti che quotidianamente, per casi di cronaca e di fraudolenza, vengono definiti promotori finanziari. In realtà non lo sono mai stati. Il controllo da parte di tutti non è difficile: sarebbe sufficiente verificare sulle piattaforme dell’Apf e della Consob la presenza del proprio consulente finanziario all’interno dell’Albo per tutelarsi circa la loro professionalità e competenza.
Vigili al lavoro
Il Testo unico della finanza prevede che l’Organismo per la tenuta dell’Albo dei promotori finanziari svolga la funzione pubblica di tenuta dell’Albo e le attività connesse e strumentali sotto la vigilanza della Consob che esercita, altresì, la vigilanza su singoli promotori. Questo significa che l’Apf ha anzitutto l’obbligo di segnalare ogni informazione di cui venga a conoscenza che risulti essere rilevante ai fini dello svolgimento della funzione dell’Autorità che può provvedere all’avvio di procedimenti sanzionatori nei confronti dei soggetti iscritti all’Albo. Inoltre, l’iscrizione e la permanenza nell’Albo da parte di ciascun promotore finanziario sono condizionate al possesso dei requisiti di onorabilità e di professionalità previsti dal Decreto ministeriale D.M. n. 472/1998. In attuazione di quanto prescritto dalla suddetta normativa, Apf ha il compito di procedere a una serie di controlli non solo al momento dell’iscrizione all’Albo, ma anche successivamente. A tal fine, sono applicate apposite procedure che individuano alcuni parametri per l’estrazione dei soggetti da controllare.
Verifica dei risultati
Nel 2011 le verifiche effettuate sono state 1.480 e includono controlli a campione, nonché sulla base di “indicatori di rischio” che, a fronte dell’esperienza fin qui condotta, si sono dimostrati efficaci. La materia dei controlli è in continua evoluzione. Apf, ad esempio, dal settembre 2010 è tenuto a verificare la sussistenza della situazione impeditiva, ex art. 2 D.M. 472/1998, relativamente al promotore finanziario membro di organi direttivi societari di intermediari nei confronti dei quali sono stati adottati provvedimenti di amministrazione straordinaria o di liquidazione coatta amministrativa. In questo ambito, nel 2011, sono stati sottoposti a verifica le posizioni di promotori all’interno di 22 intermediari.
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