Secondo gli ultimi dati del Fondo monetario internazionale, l’area sudamericana quest’anno crescerà del 3,7% contro il 3,5% del resto del mondo. L’America Latina, infatti, può fare affidamento sulla tenuta dei prezzi delle commodity che, dal punto di vista del trend storico, restano ancora alti.
Il Brasile è la prima economia della regione (e la sesta al mondo). Il paese carioca, tuttavia, ha subito un notevole rallentamento negli ultimi periodi. Per il quarto trimestre del 2011 il suo tasso di crescita è stato un misero 1,4%, inferiore a quello degli Stati Uniti. Nel primo trimestre di quest’anno il paese ha segnato un +0,8% annualizzato. Un andamento inferiore alle attese, che ha spinto gli economisti a tagliare le previsioni di crescita per il 2012 portandole a +2% dal precendente +3,2%. Detto questo, lo scenario resta molto solido. Il debito pubblico è attualmente al minimo storico del 35% rispetto al Pil.
Uno dei principali driver di crescita per l’economia brasiliana è l’energia. L’abbondanza di risorse naturali ha permesso al Brasile di cavalcare nell’ultimo decennio il rincaro delle materie prime. Una delle cause principali di questa tendenza è stata la rapida crescita della Cina, con il suo appetito apparentemente insaziabile per le commodity. Non a caso, la preoccupazione ora è che con il rallentamento della Cina e di altre parti del mondo in recessione, la domanda di materie prime possa rallentare notevolmente.
Cosa c’è nell’indice
L'indice Bovespa è composto da 70 titoli che coprono circa il 70% della capitalizzazione del mercato azionario brasiliano. L’indice ha lo scopo di riflettere la dinamica delle operazioni di mercato della borsa brasiliana, quindi è ponderato in base alle attività di trading negli ultimi 12 mesi, misurata dal numero e dal valore degli scambi su di un particolare titolo. Viene rivisto e ribilanciato trimestralmente. Il benchmark è diversificato in un certo numero di industrie, anche se risulta sovrappesato verso il settore delle materie prime. Insieme, i settori dell’energia e dei materiali costituiscono quasi il 42% del totale. Gli altri componenti di grandi dimensioni sono i titoli finanziari, a circa il 20% e gli industriali al 15%. L’indice è pittosto concentrato sulle grandi aziende: Vale costituisce quasi il 13% e Petrobras oltre l'11%. I primi 10 nomi nell'indice rappresentano più della metà del suo valore complessivo.
Lyxor ETF Brazil (Ibovespa)
Il fondo utilizza la replica sintetica per fornire l'esposizione al benchmark sottostante, attraverso un controttato swap avendo come controparte Société Générale. L’Etf utilizza il denaro degli investitori per acquistare un paniere di titoli, che viene poi utilizzato come garanzia per lo swap. Lyxor offre la piena trasparenza dei componenti del paniere sostitutivo, che è costituito prevalentemente da azioni quotate in Borsa. Il fondo mira a mantenere l’esposizione verso il rischio controparte a zero, resettando lo swap su base giornaliera. Secondo i termini dell’accordo, la controparte si impegna a fornire al fondo il rendimento totale dell’indice sottostante, al netto delle commissioni. Questo rendimento presuppone che tutti i dividendi pagati dalle azioni contenute nel benchmark vengano reinvestiti nell’Etf. Infatti, questo fondo non paga eventuali distribuzioni di dividendi. Il replicante è domiciliato in Francia ed è disponibile in euro, dollari Usa, e sterline britanniche. In totale ha un patrimonio di 620 milioni di euro.
Le commissioni totali, espresse dall’indice Ter, sono pari allo 0,65%, in linea con la media di categoria.
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iShares MSCI Brazil
L’Etf (non ancora coperto dalla ricerca Morningstar) offre l’esposizione al mercato brasiliano replicando l’indice Msci Brazil, progettato per misurare le prestazioni dei titoli di grandi e medie
dimensioni. Con 78 componenti, l'indice copre circa l'84% dell’universo brasiliano. Il 24% del benchmark è dedicato al settore finanziario, il 20% a quello dei materiali e il 17,5% a quello energetico. Questo Etf traccia il benchmark tramite replica fisica, ovvero acquista i titoli presenti nell’indice.
La liquidità derivante dai dividendi delle azioni sottostanti viene trattenuta nel fondo fino al momento della distribuzione, che avviene su base trimestrale. Questa pratica può potenzialmente creare una differenza negativa tra i rendimenti, durante le fasi di mercato rialzista. Vale però anche il contrario.
L’indice Ter è pari a 74 punti base, leggermente superiore alla media dei concorrenti.
Alternative
Ulteriori replicanti che offrono l’esposizione al mercato brasiliano (anch’essi non ancora coperti dalla ricerca Morningstar) disponibili su Borsa Italiana sono: Amundi Etf Msci Brazil, Cs Etf (Ie) On Msci Brazil, Db X-Trackers Msci Brazil Trn Index Etf e Rbs Msci Brazil (Adr) Eur Hedged.
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