Tradizionalmente, l’oro viene visto come una riserva di valore in tempi di gravi perturbazioni economiche; una specie di polizza assicurativa contro l’apocalisse finanziaria. In particolare, il metallo giallo ha in passato dimostrato una copertura efficace contro l’inflazione. Il suo valore anti inflazionistico e la sua bassa correlazione con i mercati azionari e obbligazionari, possono fare dell’oro un investimento utile, anche se è sempre meglio dedicargli una piccola porzione del proprio portafoglio. La via più semplice per farlo è utilizzare un Etp (Exchange traded product, sigla che racchiude Etf, Etc ed Etn) dedicato alle materie prime. Gli Etc in particolare sono strumenti dedicati alle materie prime, e quindi anche all’oro, ma si può investire nel metallo giallo anche attraverso Etf ed Etn.
Come si valuta qualcosa che non ha valore?
“L’oro non ha alcun valore intrinseco”, afferma Ben Johnson, analista Etf di Morningstar, in una recente nota. “Esso non produce utili o flussi di cassa che si possono condividere con gli investitori, come le azioni. Né offre pagamenti a tasso fisso o variabile, come le obbligazioni. Eppure, la teoria finanziaria ci dice che il valore intrinseco di un titolo è equivalente al valore attuale dei futuri flussi di cassa che genererà in futuro. In assenza di flussi di cassa da attualizzare, alla fine dei giochi l’oro è uno strumento puramente speculativo, vale soltanto ciò che qualcun’altro è disposto a pagare per acquistarlo”.
Da questo punto di vista, l’oro non è molto diverso da altre materie prime come il petrolio o il grano, che, come il metallo giallo, non hanno alcun valore intrinseco. Ciò che rende l’oro diverso dalla maggior parte delle materie prime è che ha ben poca utilità pratica. Esso non può alimentare una macchina o sfamare qualcuno. Secondo il World Gold Council, solo il 12% della domanda aurifera attuale si presenta sotto forma di usi pratici, come ad esempio in odontoiatria ed elettronica. La maggior parte della domanda d’oro (circa il 59%) proviene dal settore orafo, con l’India e la Cina in testa tra i più importanti consumatori degli ultimi anni. Nel frattempo, il resto (circa il 29%) dell’appetito globale per il metallo giallo proviene dagli investitori. La domanda di investimenti per l’oro è salita molto ultimamente, spinta dai timori sulle valute ufficiali e dal fatto che il metallo più prezioso al mondo è stato reso sempre più accessibile alle masse, grazie al lavoro degli emittenti di Etp.
“Mentre la domanda aurifera per l’utilizzo in applicazioni industriali, odontoiatriche e per i gioielli ha storicamente mostrato un normale comportamento ciclico, la domanda di investimenti per l’oro sembra essere in un trend rialzista secolare”, prosegue Johnson. “Il fatto che l’oro sia ora più accessibile che mai e che la sua popolarità come porto sicuro sembra crescere di giorno in giorno, potrebbe essere un segnale che i prezzi hanno mostrato una tendenza troppo rialzista. Dall’altro lato, i bilanci sovrani in rosso e i recenti stimoli monetari hanno convinto molti operatori che l’oro sia in realtà la vera moneta mondiale e quindi il suo valore può solo salire più in alto. Perciò, prevedere l’evoluzione del prezzo del metallo giallo è praticamente impossibile”. Quello che possiamo dire con certezza è che gli Etp che investono in oro fisico sono un ottimo modo per esporsi.
Come si forma il prezzo
La stragrande maggioranza degli asset investiti in oro sono riconducibili a Etc physical-based, ovvero che investono in lingotti fisici e che quindi tengono traccia dei movimenti del prezzo spot del metallo giallo. “La maggior parte di essi si rifanno al London Gold Fixing”, spiega l’analista di Morningstar. “Il Fixing di Londra si svolge due volte ogni giorno lavorativo: alle 10.30 e alle 15:00 (ora di Londra). Il valore fissato in queste occasioni determina il prezzo di liquidazione per i contratti disposti tra gli operatori del London Bullion Market. Questo prezzo, espresso in dollari Usa per oncia, è a sua volta utilizzato come riferimento per la stragrande maggioranza dei prodotti auriferi e per i contratti derivati in tutto il mondo”.
Gli Etc a Piazza Affari
Non si può dire che la non ci sia possibilità di scelta per investire in oro tramite un Etp. Pensiamo che le commissioni totali, espresse dall’indice Ter, siano un fattore chiave nella scelta del migliore Etp, soprattutto per un’esposizione a lungo termine in oro.
Nella tabella sottostante ci sono tutti gli Etp auriferi quotati su Borsa Italiana, tradizonali, a leva o short, elencati secondo l’ordine decrescente di Ter.
Fonte: Morningstar Direct
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.