Partendo dalle ricerche sui fondi degli analisti di Morningstar, questo mese siamo andati a vedere quali sono le scelte operate da alcuni gestori specializzati in investimenti azionari sui mercati internazionali.
Meno Europa
Il fondo BGF Global Dynamic Equity (Morningstar Analyst Rating “Silver”) gode di un elevato margine di discrezionalità nella composizione del portafoglio. Il vincolo principale prevede che almeno il 70% del totale attivo sia costituito da azioni di società domiciliate o attive principalmente sui mercati sviluppati. Questa flessibilità significa che il portafoglio offre un'indicazione ben allineata alle opinioni del team sulla situazione mondiale. Negli ultimi 12 mesi i gestori hanno aumentato l’esposizione all’Europa in ragione di valutazioni allettanti, ma rimangono attenti ai problemi strutturali tra cui l’elevato indebitamento e gli effetti dell’austerità fiscale. A fine aprile 2012, il fondo aveva un’esposizione complessiva solo del 16,4% all’Europa, mentre la media della categoria era del 39,5%.
I gestori hanno effettuato maggiori investimenti in Nord America, rispetto alla media della categoria, per un totale del 59,8% del portafoglio. Il team continua a essere positivo nei confronti dei mercati emergenti, considerati come il motore della crescita globale a lungo termine. Il portafoglio può anche presentare marcate concentrazioni a livello settoriale. Ad esempio, ad aprile 2012, il fondo era sovrappesato del 4% nel settore della tecnologia e sottopesato nei beni di consumo difensivi del 6,5%. Con riferimento al rischio specifico per emittente, il portafoglio è ben diversificato e detiene normalmente tra 400 e 600 titoli.
Focus sui dividendi
Il portafoglio di DWS Invest Top Dividend (Morningstar Analyst Rating “Silver”) è costituito da azioni di aziende con cash flow robusti, che nel passato hanno dimostrato di poter aumentare il rendimento da dividendi; tra queste, ricordiamo nel settore dei consumi Philip Morris, Nestle o Mc Donalds. Sono presenti anche azioni telecom e di servizi di pubblica utilità, quali France Telecom, Belga Telecom, Exelon od Eon, in cui il gestore investe più per l’ammontare dei dividendi che per le prospettive di aumenti a breve termine. Completano il mix titoli quali Microsoft o Intel, per i quali Schüssler si aspetta una crescita dei rendimenti da dividendi nei prossimi anni.
A livello settoriale, spicca la sovra-ponderazione di azioni gas-petrolifere; si tratta in particolare di titoli statunitensi e canadesi favoriti dal gestore. Delle sei nuove azioni entrate in portafoglio negli ultimi dodici mesi fino a fine febbraio 2012, tre provengono dal settore dell’energia. Complessivamente nei mesi scorsi Schüssler ha fatto pochi cambiamenti, il che si riflette in un basso turnover di portafoglio. Per quanto riguarda la dimensione delle posizioni, queste raramente superano il 2 o il 3%. Ciò riduce il rischio dei titoli specifici, qualora dovesse cambiare la loro politica di distribuzione. L’attenzione ai rendimenti da dividendi porta a divergenze rispetto alla categoria 'Azioni value di blue chip internazionali'.
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