Le Borse asiatiche hanno chiuso in rialzo con l’indice Msci Asia Pacifico che ha segnato +1%. A dare fiducia agli investitori della regione sono state le considerazioni delle Minute della Federal Reserve pubblicate ieri in serata. Nella riunione del 1° agosto, al quale si riferisce il documento, i governatori della Banca centrale americana non hanno escluso la possibilità di ulteriori interventi di stimolo nel caso in cui l’economia statunitense stenti ancora ad entrare nella fase di accelerazione. Aumentano le probabilità di una nuova manovra espansiva anche per la Banca popolare cinese, soprattutto dopo il dato preliminare dell’indice Pmi manifatturiero, che per il nono mese consecutivo ha segnalato una contrazione dell’attività. Anche gli operatori cinesi hanno pesato maggiormente il possibile intervento monetario rispetto al negativo dato macroeconomico e così le Borse di Shanghai e Hong Kong hanno chiuso rispettivamente a +0,4% e +1%. In salita i listini giapponesi. A Tokyo il Nikkei 225 ha chiuso a +0,51% mentre il più generale Topix ha segnato +0,24%, trainati dal rialzo dei titoli delle società orientate all’esportazione, per le quali la crescita dell’economia americana equivale ad un aumento dei loro ordinativi.
Scatto di Milano e Madrid
Aprono in rialzo i mercati europei sulla scia della positiva chiusura dei listini asiatici e della speranza che i banchieri centrali passino a breve dalle dichiarazioni d’intenti ai fatti, provvedendo a nuovi stimoli all’economia. Partono forte Milano e Madrid sulla spinta anche delle dichiarazioni del Commissario europeo agli affari economici e monetari, Olli Rehn, il quale ha annunciato la possibilità di prestiti ponte per i paesi in difficoltà al fine di allentare la morsa degli spread. In arrivo nel pomeriggio dagli Stati Uniti, dove ieri gli indici di New York hanno chiuso contrastati, i dati relativi alle richieste dei sussidi di disoccupazione e alla fiducia dei consumatori nel mese di agosto.
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