Le preoccupazioni relative alla crescita mondiale tornano al centro delle contrattazioni. In Asia l’indice Msci della regione ha chiuso in calo dello 0,2% (il Giappone era chiuso per festività). I listini nei giorni scorsi hanno beneficiato prima della mossa della Bce di acquistare illimitatamente bond dei paesi in difficoltà, poi dell’ok tedesco al fondo salva stati e infine, venerdì scorso, delle nuove misure di allentamento monetario decise dalla Federal Reserve. Ora l’attenzione torna al Vecchio continente, dopo che dal vertice Ue di Cipro non sono emerse novità per combattere la crisi.
Ci sono poi le preoccupazioni interne all’Asia. Una forte ripresa degli Usa, dicono gli analisti, farà bene alle aziende che esportano nel paese, ma potrebbe anche spingere l’inflazione a Oriente. In mezzo a tutto questo, la Cina continua a mandare segnali di rallentamento.
Europa negativa
Elementi che giocano anche a sfavore dell’Europa che ha iniziato la settimana partendo con il segno meno. Secondo gli operatori, finita la carica data dagli eventi dei giorni scorsi, è arrivato il tempo di mettere un po’ di fieno in cascina mentre si valuta esattamente la portata dei provvedimenti preparati da Bce e Fed. Dal fronte macro oggi sono attesi i dati relativi alla bilancia commerciale a luglio.
Negli Stati Uniti, dove venerdì Wall Street ha chiuso con il segno più, saranno annunciati i numeri relativi all’attività manifatturiera nello stato di New York.
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