Mid-day, la Spagna fa di nuovo paura

L'asta dei Bonos è andata bene ma il governo iberico parla con i partner per un eventuale aiuto. 

Marco Caprotti 18/09/2012 | 14:11
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Continuano i realizzi sulle Borse del Vecchio continente. A spingere al ribasso i listini sono soprattutto i titoli auto, dopo che i dati sulle immatricolazioni di luglio e agosto hanno confermato l’anno nero del settore in Europa, e quelli finanziari. A Piazza Affari, in particolare, pagano ancora l’abolizione del divieto di vendite allo scoperto. La vicepremier dell’Esecutivo spagnolo Soraya Saenz, intanto, ha confermato che il Governo iberico ha in corso colloqui con i partner Ue sulle condizioni che potrebbero essere previste in caso di aiuti finanziari al paese. Madrid ha venduto titoli governativi per 4,6 miliardi di euro, più del target massimo di 4,5 miliardi. Sulla scadenza a 12 mesi il rendimento medio è sceso al 2,835% dal 3,070% dell’asta di agosto e sul 18 mesi è calato al 3,072% da 3,335%.

New York negativa
Negli Stati Uniti l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno meno. A preoccupare gli operatori dall’altra parte dell’Atlantico sono ancora una volta le preoccupazioni legate ai tempi di uscita dell’Europa dalla crisi del debito scatenate dalla difficile situazione spagnola. In fase di preapertura si registrano ordinativi di vendita sulle banche e i tecnologici. Tiene Apple che, durante la seduta afterhour di ieri ha sfondato la barriera dei 700 dollari per azione grazie agli ordini record per il nuovo apparecchio telefonico. 

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Info autore

Marco Caprotti

Marco Caprotti  è Giornalista di Morningstar in Italia.

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