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Ancora una giornata negativa per i listini di Eurolandia. In difficoltà bancari e auto. L'asta spagnola allenta la pressione sugli spread. Apertura negativa per Wall Street.

Francesco Lavecchia 18/09/2012 | 17:48
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Apertura in ribasso per Wall Street, sulla quale pesano ancora le prese di beneficio dopo i guadagni della scorsa settimana. A frenare il rally dei listini newyorkesi ci sono anche le preoccupazioni circa la risoluzione della crisi del debito sovrano in Europa. Sono stati fatti dei passi importanti, ma ci sono ancora molti nodi da sciogliere, e le incognite non mancano. I timori degli operatori sono inoltre legati alla crescita dell’economia globale. La società americana FedEx, i cui risultati sono fortemente legati al ciclo economico, ha ridotto le sue previsioni sui margini di profitto di fine esercizio dopo che gli utili nell’ultimo trimestre hanno registrato per la prima volta negli ultimi tre anni un calo.

Milano e Madrid chiudono in coda
Listini negativi anche sui mercati del Vecchio continente. Nonostante l’esito positivo dell’asta dei titoli spagnoli, gli investitori hanno preferito fare cassa. Le prese di profitto hanno riguardato maggiormente i titoli del comparto bancario e di quello dell’auto, penalizzati dai negati dati delle immatricolazioni in Europa. Relativamente al settore finanziario, gli analisti hanno dimostrato che i prestiti a breve termine elargiti dalla Banca centrale europea agli istituti di credito europei al fine di garantire il finanziamento alle attività produttive e di facilitare le loro operazioni di rafforzamento del capitale,  sono stati utilizzati per rimpolpare i propri bilanci. Presto o tardi, però, le banche saranno costrette a dismettere una fetta importante dei titoli governativi in bilancio, specie se le attività di vigilanza passeranno in capo alla Bce, e questo comporterà la registrazione di svalutazioni significative. Si spiegano in questo modo le perdite che hanno riguardato in particolar modo le piazze finanziarie di Milano e Madrid. Sul fronte del debito sovrano, invece, la situazione sembra stabilizzarsi, con gli spread dei titoli italiani e spagnoli che oggi hanno registrato un lieve calo.

A Milano, forti perdite sui bancari 
A Piazza affari il Ftse Mib ha segnato -2,39% mentre il Ftse All Share ha chiuso a -2,09%. In grossa difficoltà i titoli del settore finanziario: Intesa Sanpaolo ha ceduto il 5,58%, male anche Unicredit, Generali e Banco Popolare che hanno riportato perdite superiori al 4%. Giornata nera anche per Fiat, che trascina in ribasso anche gli altri titoli legati al comparto auto dopo la pubblicazione dei dati relativi alla caduta della quota di mercato del Lingotto sia in Italia che in Europa. Sul listino delle blue chip si salva il lusso, con Salvatore Ferragamo che ha guadagnato l’1,53% dopo l’upgrade degli analisti di Goldman Sachs. Bene anche Ansaldo, su cui ha giocato positivamente la notizia dell’ingresso della società italiana nella short list per una commessa in Quatar, e Campari.  

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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