Prosegue con il segno meno la giornata delle Borse europee. A pesare sulle contrattazioni sono i segnali di rallentamento globale. Il dato cinese sull’attività manifatturiera, calata a settembre per l’undicesimo mese consecutivo, ha alimentato il nervosismo, mettendo in rilievo che l’economia della Repubblica popolare sta accusando una brusca frenata a dispetto delle misure di sostegno varate dal governo. Anche in Europa il quadro non è roseo: l’indice Pmi che misura l’attività del settore privato è piombato ai minimi da tre anni.
Le vendite sono guidate soprattutto dai titoli legati alle commodity, particolarmente sensibili alle prospettive del ciclo congiunturale. Male anche l’auto dopo l’allarme sugli utili lanciato da Daimler per quanto riguarda il marchio Mercedes.
New York negativa
Negli Stati Uniti l’andamento dei future indica che Wall Street aprirà con il segno meno. Anche dall’altra parte dell’Atlantico le preoccupazioni degli operatori sono legate alle prospettive della crescita globale. In fase di prepertura si registrano vendite soprattutto nel compareto dei trasporti e in quello delle materie prime.
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