Il passaggio di consegne tra Diego Bolzonello e Giorgio Presca alla guida del gruppo Geox segna una data storica per l’azienda di Montebelluna. Bolzonello, insieme al presidente e fondatore della società italiana Mario Moretti Polegato, è stato l’artefice del successo di Geox. In carica come amministratore delegato sin dagli inizi, nel 1995, ha traghettato il gruppo nel suo debutto in Borsa nel 2004 contribuendo in maniera determinante ai suoi successi. Nei primi anni del 2000 la società italiana ha realizzato tassi crescita del fatturato elevati, doppiando il suo giro d’affari dal 2004 al 2011, e aprendo più di 1.100 negozi monomarca in tutto il mondo. La tecnologia applicata alle calzature e all’abbigliamento, che in tutti questi anni ha decretato il successo di Geox, sembra però non essere più sufficiente a sostenere la crescita delle vendite. La società di Montebelluna, infatti, ha risentito del calo dei consumi seguito alla crisi finanziaria del 2009 registrando una significativa contrazione del giro d’affari e della profittabilità. Un campanello d’allarme al quale Polegato ha voluto rispondere con un deciso cambio di rotta. Presca, arrivato a Geox nel 2011 come direttore marketing e prodotto, ha un background contrassegnato da esperienze in importanti gruppi come Benetton, VF Corporation e Diesel, dove ha ricoperto la carica di vice-presidente del marketing e delle vendite. Ecco perché la sua nomina ad amministratore delegato fa pensare ad una svolta del gruppo italiano verso una strategia molto più improntata al fashion.
Prezzo obiettivo fermo a 4 euro
Questa decisione, però, non modifica la nostra valutazione del prezzo obiettivo del titolo Geox che resta ferma a 4 euro per azione e che, date le attuali quotazioni di mercato, determinano un rating di cinque stelle, ovvero una raccomandazione di acquisto. Le nostre previsioni prevedono un miglioramento della profittabilità nei prossimi cinque anni con il margine di profitto che dovrebbe raggiungere quota 11% nel 2014, e un guadagno anche in termini di margine industriale grazie alla crescita del prezzo medio dei suoi prodotti. Questo, però, non dovrebbe permettergli di tornare ai suoi massimi storici, quando il margine industriale superava il 60% e il margine operativo era superiore al 40%. Sebbene questa nuova strategia non cambi la nostra valutazione sui fondamentali della società, modifica però il suo profilo di rischio. Essere più orientati al fashion, infatti, significa inseguire costantemente i gusti e le preferenze dei consumatori, e questo potrebbe condurre Geox a commettere degli errori di valutazione o a diluire la forza del suo marchio, esponendosi ad una maggiore volatilità dei rendimenti del capitale. L’avvicendamento alla guida del gruppo, però, potrebbe contribuire a dare una scossa positiva e, nel caso in cui la nuova offerta incontri i favori dei consumatori, Geox potrebbe migliorare accelerare la crescita del fatturato e della profittabilità.
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