Titolo: Burberry
Isin: GB0031743007
Settore: Beni di Consumo Ciclici
Borsa: London Stock Exchange
Prezzo obiettivo: 10,30 sterline
Commento:
L’elevato valore del suo marchio permette a Burberry di macinare elevati rendimenti del capitale ma il rallentamento dei consumi in Cina rischia di frenare la crescita del suo fatturato. Morningstar avvia la copertura della casa di moda britannica assegnandole un rating di tre stelle, ovvero una raccomandazione di mantenere la posizione sul titolo proprio in ragione di questi due aspetti. Burberry è il principale marchio della moda britannica. La sua storia centenaria e il suo accostamento a icone del cinema mondiale come Humphrey Bogart in “Casablanca” e Audrey Hepburn in “Colazione da Tiffany” hanno contribuito a conferirle un carattere distintivo che le permette di differenziarsi dalla concorrenza, ritagliandosi un’importante nicchia nel settore.
Obiettivo crescita
Negli ultimi anni la strategia della società è stata orientata a un’espansione della sua rete di distribuzione attraverso l’apertura di nuovi punti vendita, sia di proprietà che in franchising, all’allargamento del suo portafoglio prodotti, cercando di conferire al suo marchio un aspetto più orientato al fashion e meno alla tradizione, e alla maggior esposizione al mercato cinese. Avere una propria rete di distribuzione, a nostro avviso, permette alla società di valorizzare al massimo il marchio, di applicare prezzi più elevati riuscendo a ricavare un margine sul costo di produzione più elevato. Al contrario, però, questo aumenta i costi fissi di gestione, riducendo i margini di profitto in caso di un calo delle vendite, e appesantisce il passivo di bilancio a causa dei costi di finanziamento.
La decisione del CEO di Burberry Angela Ahrends di rinnovare l’immagine del brand inglese, secondo i nostri analisti, può risultare molto rischiosa. Una maggior propensione al fashion, infatti, espone l’azienda a una più elevata volatilità del fatturato nel caso in cui la sua offerta non incontri i gusti della clientela, e questo alla lunga potrebbe diluire la forza del marchio. Un altro pericolo, in questo senso, viene anche dalla recente estensione del portafoglio prodotti. Allargare l’offerta può sicuramente essere un ottimo viatico per stimolare la crescita del fatturato ma rischia di ridurre i margini di profitto oltre che offuscare l’immagine dei prodotti tradizionali che hanno fatto la fortuna dell’azienda inglese.
Conti aggrappati ai destini della Cina
Con oltre 60 negozi in Cina - l’obiettivo è di arrivare a breve a quota 100 - Burberry è, nel comparto del lusso, una tra le società maggiormente esposta su questo mercato. In questo caso, il rischio è che un rallentamento dell’economia del Dragone possa impattare negativamente anche sui consumi di beni di lusso, come del resto ha dimostrato l’ultima trimestrale della società inglese. Questa eventualità ridurrebbe in maniera significativa il rendimento dell’ingente investimento in questa regione. In base a queste considerazioni i nostri analisti stimano per il titolo Burberry un prezzo obiettivo pari a 10,30 sterline, valutazione che incorpora delle previsioni di crescita media del fatturato del 7% per i prossimi cinque anni e un margine operativo attorno al 21%.
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