Rischio/opportunità, un binomio inseparabile in finanza, di cui gli investitori e i mezzi di comunicazione hanno ingigantito, nel caso degli Etf, la prima componente a discapito della seconda. Il rischio è stato sezionato, messo sul banco degli imputati e processato. Va riconosciuto agli emittenti che non si sono tirati indietro di fronte alle accuse, ma al contrario hanno accelerato sulla strada della trasparenza. Oggi, gran parte dei loro siti pubblica il paniere che costituisce il collaterale, il livello di protezione, le informazioni sul prestito titoli e sulla controparte del contratto derivato. Anche la tutela degli investitori è aumenta e molti Exchange traded fund offrono una sovracollateralizzazione, il che equivale ad annullare il rischio di controparte.
La componente “opportunità”, invece, è rimasta un po’ nell’ombra e ora c’è chi prova a rispolverarla per restituirgli il giusto peso. Le motivazioni sono molte, a partire dal fatto che altri strumenti finanziari non hanno fatto lo stesso sforzo di trasparenza. Il quadro regolamentare, inoltre, è ormai delineato, grazie alle linee guida dell’Esma (l’autorità europea di vigilanza sui mercati). Ulteriori fattori meritano di essere considerati e riguardano l’impiego degli Etf nella costruzione del portafoglio, lo sviluppo della consulenza indipendente, l’innovazione nell’industria degli indici, l’aumento dell’offerta e l’ingresso di gestori tradizionalmente attivi.
Il giusto equilibrio
La Morningstar Etf invest conference, che si tiene il 23 e 24 ottobre a Milano, affronta entrambi i temi, cercando di dare il giusto peso ai fattori critici e alle opportunità. Il primo giorno sarà rivolto in particolare ai piccoli investitori, tra i quali l’allarmismo dell’anno scorso sembra avere lasciato il posto alla voglia di comprendere i meccanismi di funzionamento degli Exchange traded fund, in particolare in relazione ai metodi di replica e ai rischi di controparte. Secondo il sondaggio condotto da Morningstar la scorsa primavera tra gli utenti dell’Etf center (clicca qui per leggere l’articolo).
Il secondo giorno, più istituzionale, approfondirà il tema delle “opportunità” passandole attraverso l’occhio critico dei ricercatori di Morningstar e degli esperti internazionali. Non è possibile ignorare il successo dei fondi obbligazionari nel 2012, ma i forti flussi in entrata e uscita non rischiano di distorcere i prezzi dei titoli del reddito fisso? Ancora, gli indici sono sempre meno parametri di riferimento e sempre più strategie di investimento. Quali i vantaggi per gli investitori? Infine, selezionare un buon Etf è solo “metà dell’opera”, come massimizzare l’efficienza nell’esecuzione?
Nelle prime due edizioni dell’Etf invest conference, l’accento è stato posto sui prodotti in sé. Quest’anno, non solo l’evento assume respiro europeo, ma amplia gli orizzonti collocando i replicanti all’interno del sistema economico-finanziario nel suo complesso per dare agli investitori un quadro più completo delle opportunità e dei tanto chiacchierati rischi.
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