A causa di lavori di manutenzione ordinaria la sezione Portfolio del sito non è al momento disponibile. Ci scusiamo per il disagio.

Il gestore abbraccia la replica

Secondo una ricerca iShares, la contrapposizione tra strategia attiva e passiva lascia sempre più spazio alle diverse opportunità di combinare i due approcci. 

Valerio Baselli 15/11/2012 | 12:02
Facebook Twitter LinkedIn

Gestione attiva o replica passiva? Davanti a questa domanda sempre più investitori rispondono “entrambe”, almeno stando a una ricerca recentemente pubblicata da iShares, società leader nel mondo degli Exchenge traded fund. L’analisi, condotta a livello europeo al fine di studiare se e come gli investitori istituzionali utilizzano sia prodotti attivi che passivi, ha evidenziato che la maggior parte degli investitori sono concordi nel ritenere che la fusione di gestione attiva e indicizzata continuerà a crescere, superando l’antagonismo tra i due diversi stili.

iShares ha coinvolto 35 società europee con asset in gestione complessivi pari a circa 2.400 miliardi di euro e operative in vari segmenti del mercato, dalla gestione di portafoglio alla consulenza. La ricerca mira a individuare il modo in cui gli investitori affrontano le scelte d’investimento, con particolare riguardo all’identificazione dei maggiori catalizzatori e ostacoli alla fusione di prodotti attivi e passivi.

Il 45% degli investitori sono “agnostici”
Dallo studio emergono tre diverse tipologie di investitori: l’“attivamente attivo” (il 30% degli intervistati sono orientati alla generazione di alpha per i propri clienti attraverso la selezione dei titoli e un’indubbia preferenza per la gestione attiva), il “favorevole al mix” (il 25% degli intervistati stanno utilizzando prodotti passivi per l’esposizione tattica e, in alcuni casi, stanno adottando la combinazione di attivo e passivo sull’intero portafoglio) e l’“investitore agnostico” (il 45% degli intervistati dice che l’asset allocation è l’elemento chiave per la gestione, mentre il tipo di strumento/veicolo d’investimento utilizzato per l’implementazione è un fattore secondario).

Secondo la ricerca, la domanda da parte dei clienti, i costi, le dinamiche di mercato e la regolamentazione sono stati identificati quali fattori chiave che hanno guidato i cambiamenti nell’industria del risparmio finora e che in futuro probabilmente accelereranno il ritmo di fusione, sia a livello di strumenti attivi-passivi che di stili di investimento.

A ognuno il suo mix
“L’indicizzazione, attraverso fondi comuni indicizzati o Etf,rappresenta attualmente oltre l’11% del patrimonio in gestione dell'industria delrisparmio gestito europeo”, ha dichiarato Stephen Cohen, responsabile dell’investimento strategico di iShares per l’area Emea, in una nota. “Questa crescita ha contribuito ad aumentare la combinazionetra gestione attiva e indicizzata all’interno del mix di strategie di investimento. I risultatidella nostra ricerca tuttavia dimostrano che non esiste una risposta univoca a talecombinazione. Mentre l’efficienza in termini di asset class emerge quale punto dipartenza comune per la gestione del mix, esistono invece diversi elementi alla basedella prassi corrente tra cui, in particolare, la filosofia di investimento, la domanda delcliente e la fase del mercato”.

La discussione, quindi, non riguarda più la contrapposizione tra attivo e passivo quanto, piuttosto, le proporzioni con cui gli investitori combinano i due stili nella costruzione dei loro portafogli e le determinanti di tale cambiamento gestionale. 

Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.

Facebook Twitter LinkedIn

Info autore

Valerio Baselli

Valerio Baselli  è Giornalista di Morningstar.

© Copyright 2024 Morningstar, Inc. Tutti i diritti sono riservati.

Termini&Condizioni        Privacy        Cookie Settings        Disclosures