Esporsi ad un paniere di materie prime è da sempre un buon modo per diversificare il proprio portafoglio e per proteggersi dall’inflazione. Storicamente, le commodity hanno una correlazione molto bassa se non negativa con i mercati azionari e gli strumenti a reddito fisso. Tuttavia, negli ultimi anni le materie prime hanno mostrato una correlazione con le azioni in aumento, questo significa che i benefici di diversificazione potrebbero essere inferiori rispetto al passato.
Dal 2005, la correlazione media a cinque anni tra l'indice S&P GSCI e l’MSCI World e lo STOXX Europe 600 ha registrato un andamento più elevato, dal -10% (2002-2007) al 68% (2007-2012) in entrambi gli indici. Questa tendenza ha interessato la maggior parte dei benchmark allargati di commodity. Anche se questo aumento di correlazione può sembrare sorprendente, questo fenomeno è stato vissuto in altre asset class storicamente scorrelate dai mercati azionari, come i fondi immobiliari. Il maggiore interesse degli investitori e gli afflussi di capitali in aumento in mercati storicamente inaccessibili o illiquidi, come appunto quello delle materie prime, hanno in parte portato a una correlazione progressivamente più elevata di questi strumenti con i mercati azionari.
Non per questo le commodity hanno perso il loro appeal. Le materie prime hanno mantenuto una correlazione molto bassa con titoli a reddito fisso e hanno continuato a dimostrare il loro valore come copertura contro l'inflazione. In realtà, l'inflazione inattesa ha appunto portato rendimenti positivi per gli indici di materie prime dal 1970. Non a caso, diversi studi hanno indicato che l'inflazione inattesa spiega una parte della performance degli indici merceologici. Questo rende le materie prime un valido strumento per coloro che cercano una copertura contro il caro-vita.
L’indice
Il DJ UBS Commodity Index offre un’ampia ed equilibrata esposizione ai contratti future su materie prime di diversi settori: energia, agricoltura, industria, metalli preziosi, e bestiame. Dato che si tratta di un indice sintetico, ha tre fonti di rendimento: prezzo spot, roll return e collateral yield. Normalmente, la componente più significativa è il prezzo spot, ovvero il valore della materia prima sul mercato, formatosi attraverso la domanda e l’offerta. Il roll return deriva invece dalla sostituzione dei contratti future, che a differenza delle azioni, hanno una scadenza; quindi, appena prima della scadenza del future sulla commodity, l’emittente dell’Etc ne deve comprare un altro per mantenere l’esposizione. Se il nuovo future costa di più del vecchio, questo porterà un roll return negativo (contango in termini tecnici), al contrario, il roll return sarà positivo (backwardation in gergo tecnico). Il collateral yield, invece, è il rendimento implicito che matura grazie al paniere di titoli collaterali, di solito pari al tasso dei Treasury Usa.
Le ponderazioni dell'indice si basano sulla rilevanza economica di ogni settore. Nell'individuarla, l'indice si basa principalmente su informazioni di liquidità e di produzione, dando priorità al primo aspetto. Le singole commodity sono limitate al 15%. A metà ottobre, il benchmark presenta un’esposizione al settore agricolo (34%), energetico (29%), dei metalli industriali (18%), dei metalli preziosi (13%) e dell’allevamento (5%).
iShares Dow Jones-UBS Commodity Swap
Al fine di fornire il rendimento dell’indice agli investitori, iShares stipula un contratto swap con diverse controparti. Attualmente, iShares ha accordi con Ubs, Credit Suisse e Royal Bank of Scotland. Per limitare l’esposizione al rischio controparte, iShares si assume la piena titolarità di un paniere di attività collaterali, che può includere titoli di Stato e azioni dei mercati sviluppati. Il fondo prevede una sovra-garanzia rispetto al Nav (valore della quota). Inoltre, iShares resetta lo swap su base mensile e consente di regolare ogni giorno i livelli di garanzia per mantenerne la sovra-collateralizzazione.
L’indice Ter, che indica le commissioni totali, è pari allo 0,46%, in linea con la media di categoria.
Per leggere l’Etf Analysis, clicca qui.
Alternative
Non ancora coperto dalla ricerca Morningstar, il replicante db x-trackers DB ComdtyBster DJ-UBSCI 2C, offre un rendimento legato al Dow Jones UBS Commodity Index , attraverso una replica sintetica. Il Ter è pari allo 0,95%.
Le informazioni contenute in questo articolo sono esclusivamente a fini educativi e informativi. Non hanno l’obiettivo, né possono essere considerate un invito o incentivo a comprare o vendere un titolo o uno strumento finanziario. Non possono, inoltre, essere viste come una comunicazione che ha lo scopo di persuadere o incitare il lettore a comprare o vendere i titoli citati. I commenti forniti sono l’opinione dell’autore e non devono essere considerati delle raccomandazioni personalizzate. Le informazioni contenute nell’articolo non devono essere utilizzate come la sola fonte per prendere decisioni di investimento.