Titolo della settimana: Assicurazioni Generali

Il focus sul business tradizionale del segmento vita e danni sta premiando la società italiana. Dopo i rialzi dai minimi toccati a giugno, il titolo risulta essere sopravvalutato dal mercato. 

Francesco Lavecchia 28/11/2012 | 12:47
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Titolo: Assicurazioni Generali
Isin: IT0000062072
Settore: Finanza
Borsa: Ftse Mib
Prezzo Obiettivo: 11 euro
Morningstar Rating: 3 stelle

 

 

Commento:
Buona terza trimestrale per le Assicurazioni Generali grazie alla solida performance del ramo vita. Il ramo danni ha risentito delle perdite causate dal sisma nel nord Italia, ma le Generali sono comunque riuscite a ricavare un utile operativo di 949 milioni di euro, in crescita del 43% rispetto allo stesso periodo del 2011. Il titolo, comunque, dopo la sua risalita dai minimi dello scorso giugno, risulta essere sopravvalutato dal mercato. Le attuali quotazioni si aggirano attorno ai 12,5 euro, mentre i nostri analisti stimano un prezzo obiettivo pari a 11 euro per azione. Il nostro consiglio, quindi, è quello di restare in attesa di possibili nuovi ribassi al fine di entrare sul titolo a un prezzo più conveniente. A differenza di altri suoi competitor europei, che negli ultimi anni si sono esposti su strumenti finanziari a più elevato rischio, la compagnia assicurativa italiana ha preferito concentrarsi sui segmenti tradizionali come quello vita e danni. Questo le ha permesso una ripresa più veloce dopo la crisi finanziaria, in quanto ha dovuto far fronte ad un ammontare inferiore di sofferenze in bilancio, e le garantisce ora un consistente flusso di cassa in virtù del fatto che i risparmiatori percepiscono i loro prodotti come più sicuri.

Rischi legati al portafoglio investimenti
Le Generali beneficiano della solidità del mercato italiano e tedesco e dell’espansione di quello dell’Europa dell’est, dove la domanda per i suoi prodotti assicurativi tradizionali è molto forte. Un punto a suo favore, inoltre, è la mancata esposizione sui mercati statunitense, australiano e del Regno Unito, il cui stato di maturità gli avrebbe garantito bassi tassi di crescita a fronte di ingenti investimenti. I nostri analisti stimano una crescita dei ricavi derivanti dai premi assicurativi attorno al 2-3% per i prossimi cinque anni grazie al forte contributo garantito dal ramo danni. Il continuo focus sulla riduzione dei costi, invece, permetterà il miglioramento del margine di profitto che aumenterà progressivamente fino a toccare il 2,8% nel 2016. Il principale fattore di rischio per la società è rappresentato dal suo portafoglio investimenti. L’esposizione verso i titoli di stato italiani è pari a circa il 280% del valore del suo patrimonio netto. Per questo le eventuali svalutazioni o le perdite su questi titoli potrebbero danneggiare la stabilità finanziaria.

 

 

Per consultare l'analisi completa sul titolo Assicurazioni Generali clicca qui.

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Info autore

Francesco Lavecchia

Francesco Lavecchia  è Research Editor di Morningstar in Italia

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