Per i fondi obbligazionari, ottobre è stato un altro mese record. In Europa, i flussi sono stati pari a 22,05 miliardi di euro, secondo l’ultimo Morningstar asset flow report, contro i 15,9 miliardi di settembre. A confronto del fiume in piena del reddito fisso, la raccolta degli azionari appare un rigagnolo, +1,76 miliardi. È comunque un segnale incoraggiante il fatto che le sottoscrizioni nette siano state positive.
Bene high yield ed emergenti
Nel reddito fisso, gli investitori europei confermano la loro preferenza per i titoli più rischiosi, in particolare high yield, corporate e mercati emergenti. Hanno attratto anche i fondi flessibili, caratterizzati da un'ampia libertà di scelte, in termini di aree geografiche, qualità del credito, scadenze ed emittenti. Per contro, i titoli governativi in euro sono stati oggetto di forti riscatti.
Tra i fondi azionari, i flussi si sono riversati soprattutto sugli emergenti (+1,94 miliardi), seguiti dagli azionari internazionali, con particolare successo di quelli che investono in aziende con bilanci solidi ed elevati dividendi.
Il bilanciato è prudente
Ottobre ha confermato un altro trend dell’industria europea dei fondi, quello dei bilanciati. La possibilità di avere un portafoglio misto, di azioni e obbligazioni, si è rivelata importante in tempi di stress dei mercati finanziari. La preferenza è andata ai prudenti in euro (+1,21 miliardi), seguiti dai flessibili (in euro e sterline). I bilanciati emergenti si sono dovuti accontentare di un +86 milioni, ma rimangono la categoria di allocation con il più alto tasso di crescita nel 2012 (+68%).
Nel complesso, i fondi a lungo termine europei (azionari, obbligazionari e bilanciati) hanno ricevuto flussi per 25,68 miliardi (20,87 miliardi a settembre), portando il saldo da inizio anno a 141,4 miliardi. I monetari, invece, hanno raccolto circa 800 milioni.
Occhio agli spread
Il comportamento degli investitori non è di facile interpretazione. Da un lato, vanno a caccia di rischio nel reddito fisso, dall’altro sono cauti a rientrare nell’azionario. L’entusiasmo per le obbligazioni, però, deve lasciare spazio a una riflessione sul mercato. Come spiega Dave Sekera, analista di Morningstar, il boom degli obbligazionari può avere un triste epilogo. In un contesto di debolezza congiunturale e pressioni sugli utili, infatti, gli spazi per un ulteriore miglioramento della qualità del credito sono ormai ridotti ed è, invece, più probabile che i tassi di default tornino a salire.
I soliti noti
I flussi record nel reddito fisso avvantaggiano le case d'investimento specializzate in questa asset class e molto conosciute, prime fra tutte Pimco e AllianceBernstein. Tra i bilanciati, si conferma la leadership di M&G Optimal income (a cui Morningstar attribuisce il rating qualitativo Silver). Il secondo per raccolta a ottobre è stato Eurizon gestione attiva classica novembre 2017, che prevedeva una finestra di collocamento fino al 6 novembre 2012 (il limitato intervallo di tempo per la sottoscrizione, unito a scelte commerciali e distributive probabilmente molto aggressive, ha sicuramente inciso sul risultato). Al terzo posto si è posizionato Invesco balanced risk allocation fund (5 stelle).
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