Il comparto immobiliare mondiale continua a mandare segnali di rafforzamento. L’indice Msci del settore nell’ultimo mese, fino al 14 dicembre e calcolato in euro) ha guadagnato l’1,5% portando a +24,6% la performance da inizio anno.
Gli Usa sorprendono
Negli Stati Uniti è stato registrato un balzo inatteso per i compromessi per l’acquisto di case in ottobre, con l’indicatore di riferimento che è salito ai massimi da cinque anni e mezzo. Secondo i dati pubblicati dall’Associazione nazionale degli agenti immobiliari americani (Nar), l’indice dei compromessi è aumentato del 5,2% a 104,8 rispetto al mese precedente, contro previsioni che erano per un rialzo limitato all’1%. Su base annua il rialzo è stato del 13,2%, si tratta del diciottesimo aumento consecutivo. L’indice è sui massimi dal marzo 2007.
Le spese per le costruzioni, intanto, hanno fatto registrare in ottobre un rialzo dell’1,4% rispetto al mese precedente salendo alla quota di 872,14 miliardi di dollari. Il dato è nettamente migliore delle attese degli analisti che si aspettavano una crescita limitata allo 0,5%. Il progresso, il sesto consecutivo, è il più consistente dal settembre del 2009. Nel dettaglio, le spese per le costruzioni di case monofamiliari sono cresciute del 3% a quota 294,24 miliardi (massimo dal novembre 2008) mentre le spese per la realizzazione di condomini sono aumentate del 6,2%.
Il Regno Unito fa passi avanti
Segnali di miglioramento arrivano anche dal mercato del Regno Unito (che di solito anticipa di un anno le tendenze del resto d’Europa. Secondo i dati elaborati dalla società di analisi Academetrics, i prezzi delle abitazioni a novembre sono aumentati del 3,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente mentre le transazioni sono salite del 5,5%. Tutti dati che, secondo il Royal Insitution of Chartered Surveyors (un’associazione che raccoglie gli agenti immobiliari) potrebbero vedere una conferma l’anno prossimo. I prezzi dovrebbero aumentare del 2% dopo il +1% segnato nell’intero 2012 grazie a una maggiore richiesta e alla difficoltà da parte delle imprese di tenere dietro alle domande. La situazione, tuttavia, sarà condizionata ancora dal difficile quadro macro inglese. Una mano potrebbe arrivare dal Fundig for Lending Scheme, un programma lanciato dalla Banca centrale inglese per aiutare chi vuole accendere un mutuo.
L’Asia punta sui giovani
L’attenzione degli operatori continua restare sull’Asia. Secondo i dati elaborati da LaSalle Investment Management la domanda di real estate nella regione Asia-Pacifico resterà forte, grazie al rafforzamento delle economie dell’area e alla volontà degli investitori di diversificare il proprio portafoglio. Alla base di questa ripresa ci sono le politiche di stimolo fiscale messe in atto da alcuni stati, basate su maggiori spese pubbliche che serviranno anche a trovare lavoro alle nuove generazioni. Le stesse che spingeranno le economie nazionali.
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